Cesano Maderno – Un gioco, una prova di coraggio, dimostrare agli amici che non si ha paura di nulla. Ci sono diversi modi per spiegare la follia di attraversare i binari qualche istante prima dell’arrivo di un treno. Un gioco tanto pericoloso quanto in voga tra gli under 20 e, nelle ultime settimane, vedere “in faccia” uno dei bisonti di ferro, è uno sport limite che attira anche a Cesano Maderno. Alla stazione ferroviaria una banda di giovanissimi, sedici, diciassette, al massimo vent’anni, non si accontenta di riempire le pagine dei giornali con le devastazioni dei servizi pubblici, oggi temporizzati, con le pareti del sottopasso imbrattate o i totem informativi comunali aperti in due a suon di calci e pugni.
Adesso l’adrenalina sale mettendo in gioco la propria vita. Basta entrare nei negozi vicino alla stazione o fare quattro chiacchiere con i residenti nei condomini che si affacciano sui binari, per avere la conferma che la fermata Cesano è diventata il punto di ritrovo di giovanissimi al limite. Gridano, litigano, bevono, gli abitanti si affacciano alle finestre, li invitano ad abbassare la voce, ad andarsene, loro girano la testa dall’altra parte e vanno avanti imperterriti, come se nulla fosse.
«Una volta – confessa un residente – ho visto un ragazzo e una ragazza sul ciglio della banchina. Lui le stringeva le spalle e quando passava il treno, faceva finta di spingerla verso i binari». I negozianti invece hanno notato più di una volta i ragazzi fermi sulle banchine, quattro chiacchiere e poi via di corsa dall’altra parte dei binari, correndo a perdifiato mentre dall’altoparlante il capostazione annuncia l’arrivo di una corsa.
«Spesso e volentieri sentiamo che il personale invita a non attraversare i binari» proseguono gli abitanti. Una brutta abitudine che negli orari di punta accomuna pendolari e ragazzini, i primi cercano di accorciare i tempi per raggiungere il treno, per non correre il rischio di arrivare tardi al lavoro. I giovanissimi invece non hanno l’ansia di arrivare in ritardo, loro il brivido si sfiorare un treno lo provano al pomeriggio.
Terminata la scuola, niente libri, solo il desiderio di dimostrare agli altri di avere coraggio, di riuscire a farcela, di attraversare quando il treno è in arrivo e poi via a una risata liberatoria. Per loro è uno scherzo, una prova di forza, una leggerezza, tanto dura soltanto qualche istante. Peccato che con un treno in corsa c’è chi non è riuscito ad arrivare dall’altra parte della banchina ed è morto.
Cristina Marzorati