Con il MedaMuseo la città saràsempre più capitale del mobile

Con il MedaMuseo la città saràsempre più capitale del mobile

Meda – Un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo aperta al pubblico, che compia ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto. Questo è quello che si vuole raggiungere con la realizzazione del progetto ‘MedaMuseo’. Lo studio progettuale, realizzato in collaborazione con l’università Cattolica del Sacro cuore, è stato presentato domenica scorsa in sala civica da Pietro Ficarra, presidente della Pro loco e da Luca Santambrogio, assessore alla Cultura.

«La realizzazione di un museo del mobile è un progetto molto ambizioso – dice l’assessore – ma per il nostro Comune, da sempre riconosciuto come leader nel settore, è una cosa che deve assolutamente essere creata». Il progetto dà corpo a ciò che negli ultimi anni è stata poco più che una idea: dare alla città la sua istituzione culturale più importante, quella che più di ogni altra potrà mostrare alle future generazioni medesi, e allo stesso tempo anche al mondo, ciò che la città è stata ed è ancora capace di fare nell’ambito della lavorazione del legno, del mobile e dell’arredamento, ossia un museo all’altezza del prestigio della sua tradizione mobiliera.

«Con una delibera emessa a novembre sono stati stabiliti alcuni punti saldi per la realizzazione concreta del progetto – spiega l’assessore – tra cui anche la sede del museo che potrebbe essere l’edificio ex Mascheroni, di proprietà comunale, data la sua ottima posizione centrale e per la piazza antistante che potrebbe essere usata per esporre pezzi di design». Tre sono gli obiettivi principale di questo progetto museo logico. «L’intento è di creare un gruppo di lavoro di esperti e che rappresentino al meglio il lavoro artigianale – continua Santambrogio –. Vogliamo anche collaborare con una casa editrice per realizzare un libro che racconti la storia del mobile e la storia del design mondiale. Infine, vogliamo che questo museo sia interattivo e che contenga un percorso didattico che coinvolga sempre scuole e gruppi universitari».

Non viene messo da parte neanche l’aspetto turistico del progetto. «Il nostro Comune vanta un bellissimo centro storico – continua il presidente della Pro loco – e un museo che rappresenti 150 anni di storia del mobile non può che andare a migliorare la nostra carta d’identità per chi viene da fuori. I medesi sognano un museo da almeno 40 anni e noi speriamo di riuscire a rappresentarli nel miglior modo».
Melissa Ceccon