Cesano, movida in centroNotti da incubo per i residenti

Cesano, la movida toglie il sonno ai residenti. Auto sulle isole spartitraffico, bicchieri e bottiglie di vetro abbandonati in frantumi davanti ai cancelli, schiamazzi sino a notte fonda. Da anni i residenti chiedono l'intervento del Comune, ma invano.
Cesano, movida in centroNotti da incubo per i residenti

Cesano Maderno – Automobili parcheggiate senza controllo sulle isole spartitraffico, bicchieri e bottiglie di vetro abbandonati in frantumi davanti ai cancelli, schiamazzi sino a notte fonda, senza dimenticare chi non si fa problemi a espletare i propri bisogni fisiologici sotto le finestre delle case. É la Cesano della movida, dove si concentrano la maggior parte dei locali più frequentati della città, vista dagli occhi degli abitanti di piazza Vittorio Veneto e strade limitrofe, stanchi anzi esasperati di dover ricorrere alle pastiglie per dormire, pur di trascorrere una notte tranquilla.

Sono anni che bussano alla porta del Comune in cerca di conforto, di una risposta concreta al loro bisogno di quiete, ma nulla è cambiato. L’ultimo tentativo di dare una soluzione al problema c’è stato un paio di settimane fa, quando una dozzina di loro hanno incontrato il segretario generale Enzo Marino. «Ci ha ascoltati, ha detto che si attiverà- ha dichiarato un residente- ma al momento non ci sono stati cambiamenti e si continua nella solita routine». Fatta della difficoltà di entrare dal cancello di casa, perché le macchine sono posteggiate dappertutto, o ancora dell’esasperazione di dover pulire continuamente i muri delle abitazioni: «Perché qualcuno la sera prima ha vomitato o, peggio ancora, invece di utilizzare civilmente un bagno, ha pensato bene di fare i propri bisogni contro il nostro muro. Qualche settimana fa si è superato il limite, quando in via Sauro una ragazza si è persino cambiata l’assorbente, abbandonandolo poi in strada».

Il disagio si amplifica nel fine settimana: «Basta fare un giro di qui il venerdì, sabato o domenica, non si riesce a passare da quanta gente affolla la piazza e poi il rumore che continua sino alle quattro del mattino. Qui abita una donna di 98 anni, la sua badante è costretta a prendere le pastiglie per dormire». Gli abitanti non puntano il dito contro il bisogno di lavorare dei bar presenti nella zona, ma sottolineano che: «Va bene sostenere le attività commerciali, ma anche noi abbiamo diritto a vivere, a dormire, a non dover essere svegliati tutte le notti dagli schiamazzi o a dover pulire la mattina dopo i resti della notte brava come i bicchieri rotti. Ma la legge consente di servire all’esterno bevande in bicchieri di vetro?». Non è la prima volta che raccogliamo la voce degli abitanti di piazza Vittorio Veneto, diventata da tranquillo salotto buono di Cesano Maderno, a principale attrattiva delle compagnie di nottambuli.
Cristina Marzorati