Desio – Nulla di fatto. I sigilli restano. L’incontro di oggi tra la proprietà del Nuovo Centro Giardinaggio di via per Cesano e gli amministratori comunali non ha portato nulla di nuovo. La delusione dei dipendenti, che per quattro giorni consecutivi hanno trascorso la mattinata davanti al palazzo comunale, è evidente.
Si rompe solo quando, alle 14,15, il sindaco Corti scende nel piazzale e li informa d’essere riuscito a fissare per una loro delegazione un incontro per lunedì prossimo col Prefetto, il quale convocherà a parte anche la proprietà. Al Prefetto i lavoratori chiederanno la stessa cosa chiesta al Sindaco: “Togliete i sigilli. Date tempo all’azienda. Permetteteci di continuare a lavorare”. Durante l’incontro di oggi con la proprietà, gli amministratori comunali hanno ribadito che loro i sigilli non possono toglierli.
“L’azienda deve fare la richiesta d’autorizzazione di un punto vendita di 2500 metri quadri massimo e altrettanti per magazzino. Quanto il Pgt prevede su quell’area. L’autorizzazione per 1000 metri l’hanno già. Sono quattro giorni che lo chiediamo e ancora non l’abbiamo ricevuta. Se l’abbiamo per lunedì, i nostri tecnici garantiscono che in trenta giorni si può concedere l’autorizzazione”.
La vicenda è riemersa martedì mattina quando, per far rispettare un’ordinanza del 2009, la polizia municipale ha messo i sigilli a buona parte del Garden, quella non in regola coi permessi per l’attività di vendita, 7mila metri quadri sul totale di 8mila attualmenti agibili. Da subito i lavoratori (sono 62), le vere vittime della situazione, hanno chiesto un incontro col sindaco Roberto Corti e spinto per il dialogo tra amministrazione e proprietà.
Il sindaco li ha ricevuti martedì stesso: “Dovete capire – ha detto loro – che ci troviamo di fronte ad una situazione di seria illegittimità la cui soluzione non può essere ulteriormente posticipata. Una situazione che è chiara da anni e che è stata più volte notificata alla proprietà, senza arrivare a soluzioni”.
Un incontro coi rappresentanti del proprietario Carlo Nicola Pilastro c’è stato mercoledì. La proposta dell’amministrazione è stata quella di aggiungere ai mille metri quadri in regola altre due strutture da 2500 metri quadri ciascuna, una per la vendita, una per magazzino. “E’ la legge che lo impone, altrimenti si rientra nella tipologia del centro commerciale, e quell’area non prevede centri commerciali, ma solo la media struttura”. Due giorni di ripensamenti, da una parte e dall’altra ed oggi il nuovo incontro.
Egidio Farina