Carate Brianza – ‘Carate nostra’, atto primo. Sei le condanne pronunciate venerdì dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Monza Alfredo De Lillo, nei confronti dei personaggi arrestati l’anno scorso nell’ambito dell’indagine per corruzione sulle vicende urbanistiche caratesi. Patteggiamento ad un anno e sei mesi per l’ex consigliere comunale Pdl (nonché ex membro della commissione urbanistica) Maurizio Altobelli, 55 anni, e per l’imprenditore Massimo Pirovano, 56. Patteggiamento anche per i professionisti Giorgio Aldeghi e Gianpietro Gerosa, 67 e 64 anni, architetto il primo, geometra il secondo.
Confiscato un appartamento in Sardegna ad Altobelli, oltre a beni per 140-150mila euro agli altri. Pena più alta e maxiconfisca per 500mila euro nei confronti di Felice Tagliabue, 68 anni, giussanese, accusato anche di riciclaggio. Tagliabue si è avvalso del rito abbreviato, che concede lo sconto di un terzo della pena. Stessa scelta processuale operata da Calogero Licata Caruso, 40 anni, residente a Desio, attualmente detenuto.
Sostanzialmente accolte in toto le richieste del sostituto procuratore Donata Costa, che aveva chiesto 4 anni per Tagliabue, accusato anche di aver riciclato soldi di Paolo Vivacqua, l’imprenditore siciliano, conterraneo di Licata Caurso, ammazzato a novembre 2011 nel suo ufficio di Desio in circostanze ancora misteriose. Fatto dal quale sono nate le indagini che hanno portato allo scandalo Carate Nostra.
E’ inoltre emerso che da un interrogatorio reso da Altobelli nel dicembre 2012, sarebbero emersi “nuovi elementi” utili alla prosecuzione dell’inchiesta. Dunque l’indagine Carate Nostra, che prosegue su un distinto filone che vede indagati a piede libero l’ex assessore Antonino Brambilla e il coordinatore regionale Pdl Sandro Sisler, potrebbe rivelare nuovi sviluppi. Coperto dal segreto istruttorio, naturalmente, il contenuto dell’interrogatorio.
Federico Berni