Brugherio – Chieste le condanne per la morte di Massimo Cambiaghi, l’operaio rimasto vittima a 44 anni di un terribile incidente sul lavoro, avvenuto il 29 aprile 2010 alla VSP, una bulloneria al civico 47 di via Aristotele. L’uomo era rimasto schiacciato dalla pressa a cui stava lavorando nello stabilimento brugherese.
Il pubblico ministero, al termine dell’udienza celebrata giovedì al tribunale di Monza, ha chiesto un anno di reclusione ciascuno (con i benefici della pena sospesa) per i 3 rappresentanti del consiglio di amministrazione della Vsp, e 50mila euro di multa per la società, imputata in qualità di persona giuridica. L’accusa sostentuta dal pm è omicidio colposo, per aver “effettuato una modifica della pressa, prevedendo un singolo comando di avviamento della battuta, invece del doppio comando previsto dal costruttore”.
Questa modifica, avrebbe dunque “comportato il rischio di schiacciamento”.
Sempre secondo le accuse, gli imputati non avrebbero previsto dispositivi, come per esempio “delle barriere di fotocellule di sicurezza”, che impedissero la discesa del punzone, “quando le mani o altre parti del corpo dei lavoratori si trovano in posizione di pericolo”. Più in generale, poi, viene contestata anche la mancata adozione “di tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei lavoratori”. Processo rinviato per dare parola ai difensori e per la sentenza.
f.ber.