Brugherio: i candidati Faccia a faccia

Brugherio – Sembrano andati a scuola di politica gli otto candidati sindaco che hanno partecipato al «Faccia a faccia» organizzato da “il Cittadino”. Il corposo schieramento di aspiranti borgomastri si è presentato più preparato che mai e, se per i contenuti programmatici c’è stato un tempo limitato, l’occasione per sfoggiare la tempra da sindaco e da trascinatori di masse c’è stata.

L’aula consiliare si è fatta arena e, a dire il vero sempre entro le regole di una corretta competizione, i magnifici otto hanno risposto alle domande del direttore Luigi Losa giocandosi l’ultima partita d’allenamento prima dello scontro finale. Tutti contro tutti. Il confronto ha preso il via con le prove generali delle otto videointerviste. Poi la serata è proseguita in aula dove i candidati hanno illustrato in breve i loro programmi sui principali temi amministrativi.

«Brugherio è l’unico comune in tutta la Brianza che ha un così elevato numero di candidati sindaco», ha esordito il direttore con una scherzosa bacchettata. Viene da sé che per i dettagli non c’è stato tempo. Ad aprire le danze, ça va sans dire, l’urbanistica, settore molto “produttivo” dell’attuale giunta, soprattutto nell’ultimo anno. Ma non poteva mancare un tema che, a torto o a ragione, è oggi in primo piano sulle scrivanie della politica: la sicurezza. Ronde, guardie padane o nonni civici, incremento dei vigili sono proposte che si sono ascoltate soprattutto nel centrodestra, mentre il centrosinistra ha ricordato, in quasi tutti i suoi esponenti, come l’integrazione degli immigrati e la rivitalizzazione della città (attraverso cultura e commercio) siano fondamentali.

Il dibattito ha lasciato infine spazio alle domande del pubblico che ha preferito argomenti come la necessità di connessione del sistema di piste ciclabili, i servizi alla persona, la biblioteca, il sostegno agli anziani, ma anche le intenzioni dei candidati in caso di ballottaggio. La serata si è conclusa intorno a mezzanotte, dopo tre ore di punti programmatici, valori, promesse e reciproche critiche. Si è conclusa con un bilancio positivo, tracciato dal direttore «contento che non si siano viste “Carrambate”». Un’ultima domanda un iscritto a una lista l’ha voluta fare al direttore Losa: «Crede davvero che il ballottaggio sia un’ipotesi tanto improbabile?». L’appuntamento è per il 6 e 7 giugno, il verdetto per l’8.
Valeria Pinoia