Besana, ucciso un ciclistaInterrogata una donna

Un ghanese di 37 anni, Raphael Anthony Graham, barista, mentre andava in bicicletta è stato ucciso da un'auto a Besana, nella notte tra giovedì e venerdì. Non ci sono testimoni, ma i carabinieri sono risaliti all'auto investitrice. Sotto interrogatorio la titolare, moldava, 27enne.
Besana, ciclista investito e uccisoOmicidio colposo per la moldava

Besana – Chi ha ucciso Raphael Anthony Graham? Alla stazione dei carabinieri di via Rivabella è in corso l’interrogatorio di una ventitreenne moldava, residente in città, proprietaria della Renault Clio che nella notte tra giovedì e venerdì lo ha investito. Trentasette anni, originario del Ghana, l’uomo pedalava nel buio, in sella alla sua bicicletta, a margine della carreggiata, lungo via Rivabella, in direzione di Renate, il paese dove abitava.

Tornava a casa, Raphael Anthony, dopo una giornata di lavoro come tante. Percorreva un tratto non illuminato, se non dalla fioca luce del distributore di benzina Total Erg sul lato opposto della strada. E proprio all’altezza del distributore di  benzina, l’uomo è stato travolto, quasi sicuramente nella tarda serata di giovedì. Non ci sono testimoni. L’hanno trovato, privo di vita, alla mattina, poco dopo le 6.30, nel fossato oltre il guard rail, Ovidio Sironi, 76 anni, e il figlio Tazio, che abitano di fianco alla stazione di servizio.

Il corpo era tra l’erba. La bicicletta rossa e gialla, sulla quale ogni giorno, mattina e sera, il trentasettenne percorreva il provinciale che da viale Kennedy sale a Renate, a pezzi, poco distante. Una delle due ruote, schizzata via, appoggiata  al tronco di uno degli alberi che si rincorrono lungo il fossato. Non una macchia di sangue sull’asfalto, non un’ammaccatura sul guard rail, tanto che non si esclude che il pirata della strada, dopo aver investito il ghanese, lo abbia spinto nel fossato prima di darsi alla fuga.  

Non ci sono testimoni. Eppure gli investigatori pensano che l’investimento sia avvenuto intorno alle 22 di giovedì, mentre Raphael Anthony tornava a casa dopo il lavoro al Sottovento Cafè, la caffetteria – lounge bar di viale Brianza a Carate, aperta lo scorso inverno. Chi era a bordo della Clio, l’altra notte, non ha avuto pietà del povero ghanese. Ha continuato la sua corsa, lasciandolo, forse già privo di vita, nel fossato. Sul posto per i rilievi subito dopo il ritrovamento del cadavere, i carabinieri del maresciallo Gregorio Frisina hanno recuperato la targa dell’auto, staccatasi durante il terribile impatto insieme a pezzi di lunotto, paraurti e parabrezza.

I militari hanno trovato l’auto ammaccata a poche centinaia di metri dalla casa della ventitreenne moldava. Sono quindi risaliti a lei, che però si è affrettata a dichiarare di aver subito il furto della vettura proprio la sera prima. Come detto, nel pomeriggio di venerdì la ragazza era sotto interrogatorio in caserma. Le accuse a carico dell’investitore, chiunque sia, sono di omicidio colposo e di omissione di soccorso.