Arcore – Un contratto di solidarietà per 12 mesi potrebbe salvare la Peg Perego da soluzioni più drastiche. Lo anticipano i sindacati, in attesa del 5 aprile, data fissata per un nuovo confronto tra lavoratori e azienda. La necessità di un simile provvedimento parte da un irrisolto bisogno di frenare la produzione. Il problema non è legato a questioni economiche ma proprio al mercato in flessione quasi ovunque, in Italia e all’estero. Per evitare l’accumulo della merce nei magazzini occorre ridurre i volumi produttivi e l’ultimo modulo di cassa integrazione, 4 settimane in scadenza il 6 aprile, evidentemente non è sufficiente. Non è stato sufficiente l’uso massiccio della cassa fatto tra l’autunno e la fine dello scorso anno e di fatto mai interrotto: il ridimensionamento dei volumi è ormai una costante.
“Stiamo effettivamente discutendo sull’ipotesi dei contratti di solidarietà -ha ammesso Antonio Guzzi, Fiom Cgil- che riguarderebbe tutti i lavoratori, con qualche modulazione a seconda dei settori e delle necessità. Aspettiamo però delle risposte dall’azienda. Se ne parlerà in modo più decisivo nell’incontro del 5 aprile prossimo”.
Oggi la Peg Perego dà lavoro a 520 lavoratori, tutti sottoposti a contratto metalmeccanico. Nel 2007 una ristrutturazione aziendale dovuta alla crisi delle vendite si è portata via un’ottantina di unità, oggi il timore è che il lungo periodo porti la necessità di nuovi sfrondamenti. La cassa integrazione è ormai una costante, fin dall’autunno 2011, quando sotto l’albero della Peg, anziché il boom natalizio delle vendite, ci fu una flessione che impose 10 settimane di cassa per 70 lavoratori.
Arcore: per la Peg Peregol’ipotesi contratti di solidarietà
Un contratto di solidarietà per 12 mesi potrebbe salvare la Peg Perego di Arcore da soluzioni più drastiche. Lo anticipano i sindacati, in attesa del 5 aprile, data fissata per un nuovo confronto tra lavoratori e azienda.