Arcore, lite in via Vecellio:uomo arrestato per resistenza

Arcore – Ha detto di non ricordare assolutamente nulla di quanto aveva combinato la sera prima. E forse era meglio così, visto che per un ora ha dato spettacolo nel suo quartiere in preda ai fumi dell’alcol, facendosi arrestare per resistenza a pubblico ufficiale. Per Mauro P., quarantatre anni, brianzolo originario di Arcore, residente in via Tiziano Vecellio, si sono aperte le porte del carcere, come ha decretato il giudice del tribunale di Monza Alessandro Rossato. L’uomo, residente in una villetta a due piani che condivide con la sorella ed il cognato, ha cominciato a dare in escandescenze lunedì sera, verso le nove. A quell’ora, aveva dato vita ad una furiosa lite con i parenti, senza però conseguenze troppo gravi. E’ stato verso le dieci, quando il tasso alcolico aveva probabilmente raggiunto il picco, che alcuni residenti della zona hanno dovuto chiamare il 112. La centrale operativa dei carabinieri ha inoltrato la segnalazione alla pattuglia del nucleo radiomobile. I militari si sono portati sulla porta di casa dell’uomo. Questo, invece che calmarsi alla vista delle divise, si è letteralmente scatenato, inveendo con violenza all’indirizzo dei carabinieri, e arrivando ad ingaggiare una colluttazione in seguito alla quale lui e i militari sono caduti per le scale di casa riportando alcune ferite. Solo una volta portato in caserma, si sarebbe finalmente calmato. Mauro P. è stato processato per direttissima martedì mattina. Ha dichiarato di non ricordare nulla a proposito della notte precedente. L’uomo però sarebbe noto alle forze dell’ordine per problemi all’ordine pubblico creati dall’abuso di alcol. Visti i suoi precedenti penali, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha ordinato la custodia cautelare in carcere. Il brianzolo, presentatosi con una evidente fasciatura per una distorsione al ginocchio, ha chiesto un rinvio del processo per preparare meglio la sua difesa. L’udienza è stata rinviata dunque alla fine del mese.
f. ber.