Arcore, la crisi e il terzo settore«Sostenete le cooperative sociali»

Arcore – Crisi economica, aziende in difficoltà, riduzione degli organici. E a farne le spese non sono solo i dipendenti delle imprese locali, ma anche le cooperative di solidarietà. L’allarme è stato lanciato in settimana dall’Associazione del Volontariato e dalla cooperativa Piramide Lavoro, preoccupate dal calo delle commesse che ha caratterizzato negli ultimi anni il centro di inserimento lavorativo delle persone disabili.

Il servizio è uno di quelli storici della Piramide e consente di occupare una decina di disabili offrendo loro l’occasione per realizzarsi e per assumere un ruolo attivo nel tessuto sociale. Tra le principali mansioni ci sono sempre state quelle di assemblaggio. Un lavoro fondato proprio sulla disponibilità di alcune aziende ad esternalizzare una fase di lavorazione del prodotto. Ebbene, la crisi che sta colpendo le aziende, con calo del fatturato e tagli sull’organico, le imprese hanno ridotto le commesse e ora la cooperativa Piramide inizia a soffrire significativamente.

“Il settore dell’assemblaggio –si legge in un comunicato stampa del Volontariato- è entrato in profonda crisi a fine 2008, il che ci ha obbligati a lasciare a casa tutti i volontari, diurni e serali, a partire da gennaio 2009, per far sì che, almeno per i ragazzi storici assunti, restasse un po’ di lavoro. Le minori entrate del laboratorio, sono state solo parzialmente compensate da un aumento del lavoro del Tendone (vendita oggetti usati) e dei servizi esterni”.

La situazione fa intravedere una grave perdita nel 2009 e, in assenza di una ripresa economica, il rischio di un ulteriore peggioramento. “Per occupare le persone –si legge nel comunicato- a inizio anno abbiamo anche svolto gratuitamente alcuni servizi di pubblica utilità, come la spalatura della neve al cimitero, proponendoci ai cittadini per il multi service (imbiancature, piccoli traslochi, montaggio mobili, riparazioni domestiche, volantinaggio”. La situazione è già stata illustrata alla pubblica amministrazione e gli operatori hanno colto l’occasione per ricordare gli accordi per il sostegno delle cooperative di tipo B.

Uno di questi, sottoscritto nel 2007 tra le cooperative sociali di tipo B e i comuni dell’Asl 3 di Monza, prevede che i Comuni riservino alle cooperative di tipo B almeno una quota compresa tra il 5% e il 30% degli stanziamenti del bilancio per la fornitura di servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi “. All’amministrazione è stato chiesto ufficialmente di tenere aperto un confronto sulle possibilità di collaborazione. Alla comunità, invece, di supportare la Piramide nella ricerca di nuove commesse.
Valeria Pinoia