Vimercate – “Alcatel prende i soldi pubblici e scappa? Regione Lombardia faccia maggiori pressioni sui vertici dell’azienda affinché non delocalizzi il comparto della ricerca dalla sede di Vimercate, lasciando senza lavoro circa 300 ricercatori. Il pressing è doveroso, visto il cospicuo pacchetto di risorse pubbliche regionali di cui Alcatel sta beneficiando, va detto in modo legittimo e assolutamente regolare, secondo quanto ci risulta”.
Lo ha chiesto il consigliere regionale Pd Enrico Brambilla dopo la commissione attività produttive del Pirellone durante la quale il sottosegretario Alberto Cavalli, rispondendo a un’interrogazione presentata dallo stesso Brambilla, ha confermato il forte rischio che Alcatel Lucent dia seguito, nonostante la trattativa avviata dal ministero dello Sviluppo economico con la multinazionale, alle intenzioni dichiarate di voler tagliare 490 posti di lavoro in Italia nel corso del 2012, per ridurre i costi di 500 milioni di euro, dando così il via a un progressivo disimpegno degli investimenti e allo smantellamento dell’occupazione nel Paese.
“La richiesta di Brambilla alla Regione si fonda in particolare sul fatto che Alcatel, come ha riferito Cavalli in commissione -spiega in un comunicato lo stesso Pd regionale- riceve un notevole pacchetto di risorse regionali”, e lo stesso Brambilla ribadisce che “recentemente l’azienda si è infatti aggiudicata due bandi per il sostegno alle imprese e per conto di Telecom sta sviluppando, nell’ambito del progetto regionale, l’infrastrutturazione tecnologica che porterà a regime la banda larga a circa 800 mila lombardi”.
Quanto basta perché il gruppo franco-statunitense sia chiamato a dimostrare etica e responsabilità di impresa e perché la giunta Formigoni si attivi con maggiore decisione per richiamare i vertici della multinazionale a proseguire l’impegno a Vimercate e in Italia. Tanto più, hanno sempre ribadito sindacati e rsu, che il comparto italiano di Optics, concentrato in via Trento, rappresenta l’eccellenza europea e mondiale del settore per Alcatel Lucent e che i motivi di un’eventuale delocalizzazione non dipenderebbero né da una contrazione dei risultati prodotti né dalla riduzione dei costi, visto che queste attività sarebbero trasferite addirittura negli Stati Uniti. Temi sui quali si sono soffermate anche altre interrogazioni targate Pd e presentate, nel corso dei mesi, sia dai consiglieri provinciali e sia dai parlamentari, chiedendo il ruolo attivo delle istituzioni, a cominciare dal governo.
Anna Prada