Monza – Il tempo è scaduto, la Forti e Liberi Basket non esiste più. È l’esito del consiglio federale del 16 luglio che non ha riaffiliato la società monzese alla Federazione italiana pallacanestro causa morosità. Fatale è stato il mancato pagamento della prima rata della quota d’iscrizione ai campionati entro la scadenza del 5 luglio. Una mancanza considerata grave che è andata a sommarsi a quella dei lodi intentati dai giocatori Max Guerrato e Manuel Tosetti per stipendi non corrisposti, anche questi non pagati entro la scadenza del 30 giugno. Di fronte alla situazione di morosità, la Federazione ha deciso per la cancellazione del codice 234, quello che faceva della Forti una delle società storiche del panorama cestistico nazionale. Una decisione che riguarda non solo la prima squadra di B dilettanti, ma anche il settore giovanile. E che libera tutti i giocatori fino ad ora tesserati per la società.
A nulla sono valsi i tentativi in extremis di Polisportiva e Comune con diverse lettere inviate alla Federazione: con una a fine giugno la società aveva rinunciato di fatto alla serie B chiedendo una proroga delle scadenze con piano di rientro dei debiti e un’iscrizione alla C regionale; con un’altra l’amministrazione comunale aveva garantito il pagamento dei lodi. Ma nessuno ha pagato la prima rata d’iscrizione, mettendo la Fip nella condizione di prendere una sola decisione.
La Forti e Liberi ora ha due strade aperte di fronte a sé: iniziare a pagare i debiti pregressi per cercare di mantenere il codice 234 per meriti storici e sportivi oppure ripartire da zero con una nuova affiliazione. Una riunione è stata convocata per lunedì sera. In ogni caso ogni decisione da parte della Fip è rimandata al prossimo consiglio federale, a settembre.
Chiara Pederzoli