A Seregno e Desio soldi per stradaCittadini onesti li restiuiscono

Due storie di onestà a Desio e Seregno: responsabili di associazioni locali  - Anmil e Arden - che smarriscono buste di denaro per strada, 2.800 euro in tutto, e cittadini che le ritrovano e le restituiscono. E' accaduto in un parco pubblico e in una piazza.
A Seregno e Desio soldi per stradaCittadini onesti li restiuiscono

Seregno/Desio – Due storie di onestà a Seregno e Desio. Nel primo caso, a Seregno, in un parco pubblico, il “2 giugno”, Ada Gini e Walter Fedele, adocchiano un pacco, dapprima pensano, ad uno dei soliti stracci accartocciati, poi ad una borsa per computer e decidono un controllo più accurato. Aprono la borsa e vi trovano documenti dell’Anmil, Associazione mutilati e invalidi, e circa duemila euro in contanti. Avvertono telefonicamente la Polizia Locale.

Una pattuglia giunge sul posto a ritirare l’oggetto. Rientrati al comando fatti gli opportuni accertamenti informano del ritrovamento il presidente della locale associazione mutilati ed invalidi Aurelio Dell’Orto, il quale, già in allarme e pronto a recarsi a fare denuncia dello smarrimento della borsa, tira un sospiro di sollievo. “E’ stato un gesto davvero grande che abbiamo apprezzato più di ogni altra cosa» ha detto Dell’Orto, che è andato a casa dei due concittadini per ringraziarli.

A Desio invece due uomini hanno restiuiti 800 euro alla responsabile della associazione culturale Arden, Roberta Parma.«Nella busta c’erano 800 euro in contanti, stavo andando in banca e non mi sono resa conto di averla persa per la strada”, racconta, ancora incredula per il bel gesto di due giovani desiani che hanno raccolto e restituito la somma alla sua legittima proprietaria. La busta, una specie di pochette, era per terra in via Conciliazione, a due passi dalla Basilica.

I due desiani l’hanno notata e l’hanno aperta. E sono rimasti a bocca aperta quando hanno visto le banconote. Oltre ai soldi, nella busta c’erano altri oggetti e alcuni biglietti da visita dell’associazione, ben conosciuta in città. I due desiani, che si sono rivolti anche alla vicina scuola materna per chiedere un aiuto e capire come muoversi, hanno quindi individuato la possibile proprietaria della preziosa busta. «Mi hanno chiamato dicendomi che avevano trovato per strada i soldi – spiega Roberta Parma – prima però mi hanno chiesto dei dettagli sulla busta, il colore e anche se c’erano eventuali altri oggetti. Hanno cercato, insomma, di capire se fossi davvero io la legittima proprietaria, sono stati onesti e seri».
Paolo Volonterio
Paola Farina