Vimercate – Il suo sito internet scandisce il conto alla rovescia: giorni, ore, minuti, secondi, centesimi. Adesso di giorni ne mancano nove. La pagina facebook invece ricorda gli impegni tra tv ed esibizioni. Prima di partire lunedì prossimo per tentare la scalata all’Everest con la sua bicicletta, Vittorio Brumotti domenica 18 marzo è atteso a Vimercate, alle Torri bianche, per uno degli show che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico. Quello abituato a vederlo come inviato di Striscia la notizia, sempre in sella, scatenato e adrenalinico in giro per l’Italia.
Lui, campione mondiale di bike trial nel 2006, affronterà dalle 16 un percorso approntato per l’occasione nella galleria del centro commerciale: equilibrio, salti, acrobazie. Spettacolo. Applausi.
Una tappa di avvicinamento all’impresa preparata nell’ultimo anno: la sfida agli 8.484 metri che fanno dell’Everest il tetto del mondo. Mesi di allenamento con l’alpinista bergamasco Simone Moro, uno specialista degli ottomila, trasferte in Nepal e sedute in altura.
«Non è un’impresa, è mettere insieme la mia vita: devo dare un senso logico a tutti i miei sforzi e alll’energia che ho ricevuto dai miei genitori», ha raccontato Brumotti in un’intervista d’inizio marzo alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi. Dicendo poi che questa passione si è alimentata dopo aver sognato il Dalai Lama e aver cominciato a conoscere la popolazione nepalese.
Apparentemente non potrebbero esistere due mondi più differenti: i monaci buddhisti, ascetici e riflessivi, e un ligure trentenne che al proprio cognome accompagna sempre un “100%”. Perché non importa in quale condizione uno sia, l’importante è dare il massimo. Ed ecco che l’Everest diventa anche un limite personale da affrontare e superare, prima di porsi un nuovo obiettivo. E raggiungerlo e superarlo. E così via, «senza arrendersi mai».
Domenica alle Torri Bianche non avrà la bike con le ruote chiodate con cui risalirà le pareti ghiacciate himalayane (in due mesi e mezzo sapendo che la parte più difficile sarà dopo i 4mila metri), ma in sella non risparmierà impegno e acrobazie. A proposito di limiti, 100% Brumotti è naturalmente uomo da Guinness dei primati. Ne detiene già sette. Può aggiungerne tre: il primo uomo a raggiungere la vetta dell’Everest in bicicletta, quello di risalita in bike alla maggiore altitudine mai raggiunta, quello del maggior numero di salti sulla ruota posteriore sulla vetta di un monte (record di cui è già il detentore). Sempre al massimo.
Chiara Pederzoli