La senatrice Segre si complimenta con la quinta B della Cadorna di Seregno per un lavoro in classe

Gli alunni sono stati invitati dall'insegnante Michele Di Gioia a scrivere lettere a persone decedute dopo essere state perseguitate dai nazisti. Una presentazione la si trova sulla nostra edizione cartacea della Brianza Nord
La sede della storica scuola Cadorna di Seregno

«Cari bambini e care bambine, grazie di cuore per le vostre parole e i vostri pensieri». Liliana Segre, senatrice, simbolo della lotta alle discriminazioni, ha commentato così il materiale ricevuto dalla classe quinta B della scuola primaria Cadorna di Seregno, realizzato in vista della giornata della Memoria, celebrata venerdì 27 gennaio, nell’ambito del progetto “Mi ricordo di te”. Gli alunni sono stati invitati a scrivere ed inviare idealmente loro letterine a persone che hanno perso la vita, negli anni bui della seconda guerra mondiale, in campi di concentramento, dopo aver subito il dramma della persecuzione nazista.

Giornata della Memoria: la presentazione del progetto

Il monumento ai caduti di piazza Vittorio Veneto, che riporta i nomi dei caduti anche nella seconda guerra mondiale

«Quando arriva il 27 gennaio -ha spiegato l’insegnante Michele Di Gioia, che ha coordinato gli alunni-, ci viene chiesto di ricordare. Sembra che questo verbo possa significare qualcosa come “ri-dare-al cuore” (ri-cor-dare): ridare cosa? Eventi che fluttuano in un passato più o meno lontano? Anche. Forse potremmo ri-dare-al cuore la consapevolezza che siamo esseri umani, tutti legati, e non solo accomunati, da una stessa incomparabile e preziosa identità. Da una stessa incomparabile e preziosa dignità». Quindi, un approfondimento: «Le lettere sono il frutto del ri-cor-do dei giovanissimi alunni della quinta B della primaria Cadorna. Lettere scritte a persone che hanno vissuto la tragedia della persecuzione nazista e che hanno concluso la loro esistenza nelle mani di un male così spietato. Attenzione! Non è un necrologio! Tutt’altro: qui si racconta di vita e si sente che quelle vite parlano ancora, raccontano ancora, ammoniscono ancora. Vivono ancora! Sono lettere “incomplete”: le si capiscono davvero cercando la storia delle persone di cui si parla, un “esercizio” facile da fare utilizzando le risorse in rete. Per ri-cor-dare in questa giornata della Memoria si potrebbe insieme o personalmente prendere una o più lettere e andare a ricostruire quella vicenda umana che c’è dietro e dentro quelle parole, scoprendo che forse quella vita che è stata spenta è molto più vicina a noi di quanto si possa immaginare. Come sono ancora purtroppo estremamente vicine a noi tutte quelle terribili azioni e quei terribili pensieri che così spesso ci fanno discriminare, allontanare, ghettizzare gli altri. Questa è la denuncia che viene fuori dai nostri giovani scrittori. Non solo per denunciare, ma per consapevolizzare ed andare oltre. Per ri-cor-dare a tutti che si può essere diversi. Che si può essere, semplicemente, umani».

Giornata della Memoria: uno ad uno, i nomi degli alunni coinvolti

Gli alunni della classe quinta B, protagonisti in prima persona dell’elaborazione del progetto

Sull’edizione della Brianza Nord della nostra testata cartacea, arrivata in edicola sabato 28 gennaio, è ospitata una sintesi di presentazione del lavoro effettuato in aula. Gli alunni protagonisti sono Barirah Amjad, Maya Banaga, Mirco Banfi, Giulia Beltrami, Giulio Citterio, Giulia D’Angelo, Claudio De Bono, Camilla Di Ceglie, Mattia Di Floriano, Chiara Galbiati, Nicolò Gatti, Simone Greco, Gioia Marchetti, Diego Mohamed, Luana Obando, Alessandro Parravicini, Joshua Pennati, Giorgia Simonini, Jonathan Somaschini, Aurora Toffolo, Chiara Turati ed Alessandro Vaccaro.