Varie domande di marchio da parte di Visa per portafogli di criptovalute, Metaverse e NFT

L’azione è in linea con quella di altre grandi aziende del settore, come American Express.


Due richieste di marchio per portafogli digitali, NFT (Non-Fungible Tokens) e metaverso sono state presentate all’USPTO (United States Patent and Trademark Office) dal colosso dei pagamenti “Visa (V)”.


Una delle richieste cerca di ottenere marchi per “la gestione delle transazioni digitali; l’uso del portafoglio di valuta digitale e dei servizi di archiviazione; l’uso come portafoglio di criptovalute; e la gestione e la verifica delle transazioni di criptovalute tramite la tecnologia blockchain”, mentre l’altra richiesta è per fornire “l’uso temporaneo di un software per accedere, visualizzare, monitorare, archiviare, gestire, inviare, commerciare e ricevere valute digitali, blockchain, NFT”.

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Oltre a ciò Visa parla anche di “spazi virtuali che consentano agli utenti di interagire per scopi di svago, ricreativi o di intrattenimento nel mondo virtuale” e di “una serie collezionabile di NFT”.

Le proposte presentate da Visa non dovrebbero sorprendere perché numerose aziende importanti, come New York Stock Exchange e American Express, hanno fatto la stessa cosa nel corso dell’ultimo anno.


Visa ha presentato una richiesta di brevetto nel 2020 con lo scopo di convertire la valuta fiat in una nuova forma digitale.


Venerdì scorso, un rappresentante dell’azienda ha scritto in un’e-mail a CoinDesk: “Da Visa, studiamo costantemente le tecnologie per sviluppare metodi di pagamento innovativi e una più ampia inclusione finanziaria”.

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