L’editoriale del direttore: la transizione eco(il)logica contro la classe media?

L'allarme (da non sottovalutare) del Ceo di Stellantis dal Salone di Parigi.
Il direttore del Cittadino Cristiano Puglisi
Il direttore del Cittadino Cristiano Puglisi

Mentre in Brianza molti pendolari devono misurarsi con le nuove restrizioni eco-illogiche imposte dal Comune di Milano per l’Area B, finalmente anche ai piani alti dell’élite economica c’è chi inizia a rendersi conto che le politiche punitive nei confronti dei possessori di veicoli a combustione rischiano di trasformarsi in macelleria sociale. È il caso del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che dal Salone di Parigi ha lanciato l’allarme per decisioni, quelle dell’Ue (che ha imposto la sola vendita di automobili full electric dal 2035), «che condizionano anche le abitudini e lo stile di vita della classe media», per la quale i costi della corsa forzata all’elettrificazione sono divenuti ormai insostenibili, deprimendo un intero mercato.

Le politiche decise a Bruxelles, ha proseguito il top manager, «stanno cercando di uccidere il futuro della mobilità». La sensazione che questo processo sia guidato più da un oscuro fervore ideologico contro l’”inquinante” benessere della middle-class che da valutazioni razionali, d’altronde, è forte. Lo stesso Tavares pare esserne convinto. «È una questione che non c’entra con l’ambiente – ha infatti aggiunto sibillino – Se si continua a limitare l’uso delle auto c’è altro, è una questione di indirizzo di stili di vita». Se lo avesse detto qualcun altro sarebbe probabilmente stato additato come complottista…