Secondo uno studio, l’India riceve solo un quarto del suo fabbisogno annuale di finanziamenti verdi

Un’organizzazione di analisi e consulenza ha reso pubblico un aggiornamento del “primo tentativo” di monitorare i flussi di investimenti verdi in India, che è molto al di sotto di quanto la nazione ha attualmente bisogno per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici.

Secondo il rapporto della Climate Policy Initiative (Landscape of Green Finance in India), “la finanza verde monitorata rappresenta 309.000 crore di rupie nell’anno 2019-2020 (circa 44 miliardi di dollari) ogni anno. Da notare che è troppo poco rispetto al quarto del fabbisogno indiano”.

È stato riferito che dal 2015 al 2030 l’India potrebbe avere bisogno di circa 162,5 miliardi di rupie (2,5 trilioni di dollari), ovvero 11 miliardi di rupie (170 miliardi di dollari) ogni anno. Questa somma è necessaria per soddisfare almeno i contributi nazionali (Nationally Determined Contributions, NDC) previsti dall’Accordo di Parigi.

Secondo l’organizzazione, le stime dei flussi finanziari sono state fatte per importanti settori dell’economia reale come le energie rinnovabili, i trasporti puliti e l’efficienza energetica.

Ponendo l’accento sulle iniziative dal basso verso l’alto, basate sui flussi reali invece che sui soli impegni, lo studio registra le fonti di capitale pubblico e privato sia a livello nazionale che internazionale e inizia a costruire una base per tracciare la circolazione dei servizi finanziari dall’origine ai destinatari finali attraverso vari strumenti, fornendo la valutazione più precisa fino ad oggi per quanto riguarda la posizione del fondo per il clima indiano, le lacune dei servizi finanziari che deve affrontare e le possibilità che si prospettano.

Il rapporto di quest’anno offre anche un’analisi innovativa del finanziamento dell’adattamento per alcuni settori specifici.

La responsabile del progetto e autrice principale della Climate Policy Initiative-India, Neha Khanna, ha deciso di parlare del seguente argomento: “Il rapporto dimostra un aumento dei flussi verso i settori che utilizzano le energie rinnovabili. Questo dimostra l’impatto positivo che l’accordo sta avendo sull’industria delle energie rinnovabili. Ci auguriamo di vedere sviluppi futuri anche in altri sottosettori, come le energie rinnovabili distribuite, l’energia solare sui tetti e la mobilità pulita.”