ScottishPower pensa a un hub H2 verde nel porto container più trafficato della Gran Bretagna

Scottish Power, una consociata della spagnola Iberdrola SA, ha annunciato oggi che sta studiando la fattibilità della costruzione di un gateway a idrogeno verde da diversi megawatt presso i Docks di Felixstowe, il porto container più trafficato del Regno Unito.

Le attuali e future turbine eoliche offshore dell’azienda, situate nell’area geografica dell’East Anglia, non sono troppo lontane da questo luogo.

Con la capacità di creare tipi di liquidi, come l’e-metanolo ecologico o l’ammoniaca, per il trasporto marittimo e l’aviazione, Scottish Power sta sottolineando l’importanza dello sviluppo per l’utilizzo in loco dell’idrogeno verde, oltre che per le applicazioni stradali, ferroviarie e industriali. Si stanno valutando anche le opportunità di esportazione.

A partire dal 2025, i lavori di costruzione e ammodernamento del sito proseguiranno con l’obiettivo di soddisfare la domanda dei clienti.

La deputata locale di Suffolk Coastal, Therese Coffey, sostiene con entusiasmo i piani congiunti di Hutchison Ports e Scottish Power per studiare la fattibilità di un enorme centro di idrogeno presso i Docks di Felixstowe, che fornirebbe carburante verde al più grande porto container del Regno Unito.

Anche il direttore della Scottish Powe sembra aver rilasciato una dichiarazione sulla situazione attuale. Il direttore, Barry Carruthers, ha dichiarato che questo progetto strategicamente importante ha il potenziale per creare un hub per i combustibili puliti che consentirebbe alla regione di raggiungere una decarbonizzazione significativa a livello nazionale, partecipando al contempo ai mercati globali.

Secondo la strategia per la sicurezza della produzione di energia, presentata all’inizio di quest’anno, il Regno Unito ha aumentato l’ambizioso obiettivo di produrre idrogeno fino a 10 GW entro il 2030, di cui almeno la metà in idrogeno elettrolitico.

Nell’hub saranno installate oltre 200 turbine eoliche in acque profonde di Siemens Gamesa da 14+MW, costituite dalle turbine eoliche offshore East Anglia ONE North, TWO e THREE in acque profonde superiori a 50 metri.

Nell’ultima tornata di aste, l’East Anglia THREE da 1,4 gigawatt ha ottenuto un CfD (Contract for Difference).