La decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse potrebbe avere un impatto negativo sul metallo giallo, in quanto la banca centrale dimostra una maggiore volontà di attuare politiche restrittive.

La recente ripresa dell’oro sembra volgere al termine, poiché non riesce a mantenere il modello di minimi e massimi della scorsa settimana.

Il prezzo dell’oro potrebbe continuare a centralizzarsi in vista della decisione sui tassi del Federal Open Market Committee (FOMC), che secondo le previsioni dovrebbe prevedere un altro rialzo dei tassi di 75 pb.

Poiché il FOMC intende aumentare il tasso dei Fed Funds oltre la soglia normale, il metallo prezioso potrebbe incontrare difficoltà per il resto dell’anno.

Il progresso dal minimo annuale ($1681) potrebbe essere un chiarimento della tendenza più ampia, poiché la SMA a 50 giorni ($1802) continua a riflettere una pendenza negativa.

Resta inoltre da stabilire se il presidente Jerome Powell e la società aumenteranno i loro sforzi per rallentare l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI), in quanto la banca centrale cerca di promuovere un atterraggio morbido per l’economia.

Se il comitato deciderà di terminare il ciclo di rialzi dei tassi nei prossimi mesi, un cambiamento nella supervisione prospettica della politica monetaria della Fed potrebbe sostenere il metallo prezioso.

Di conseguenza, il valore dell’oro potrebbe rimanere su nuovi minimi annuali finché il FOMC rimarrà impegnato ad attuare una politica restrittiva.

Lo strumento FedWatch del CME prevede che la Fed modificherà la politica monetaria più lentamente nell’ultimo trimestre, con una probabilità del 50% che i tassi aumentino di 50 punti base a settembre.