Pianificazione strategica dell’economia per la settimana dall’8 al 12 agosto 2022

Oltre a una serie di dati sull’inflazione provenienti da Stati Uniti, India, Cina, Germania, Francia e Italia, nella prossima settimana saranno resi noti gli aggiornamenti del PIL del secondo trimestre di Regno Unito, Russia e Singapore.

Nello stesso periodo saranno resi noti i dati sulla produzione industriale in India e nel Regno Unito, mentre in Tailandia si terrà una conferenza della banca centrale.

I dati del PIL del secondo trimestre faranno luce sulla crescita economica a fronte dei rischi politici e dell’aumento dell’inflazione, e tutti gli occhi sono ora puntati su Regno Unito, Russia e Singapore. La scorsa settimana sono stati pubblicati i rapporti PMI globali per il settore manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni, che hanno tutti indicato un rallentamento della crescita.

La produzione britannica è aumentata a un ritmo più lento, mentre l’attività economica in Russia è cresciuta più rapidamente. Parallelamente, Singapore ha registrato un aumento significativo della produzione in risposta alla crescente domanda dei consumatori.

Tuttavia, le pressioni sui prezzi sono tornate a farsi sentire. I dati PMI di luglio hanno indicato il persistere di vincoli di fornitura, tra cui le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, oltre alle continue pressioni inflazionistiche. Tuttavia, la politica cinese di zero-COVID continua a destare preoccupazioni sul fronte dell’offerta.

Le stime ufficiali per l’Italia (giugno: 8%) e la Germania (giugno: 7,6%) dovrebbero rimanere elevate e identiche a quelle di giugno, il che suggerisce che i tassi di inflazione rimarranno elevati nel prossimo futuro.

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L’inflazione in Cina è relativamente bassa rispetto al resto del mondo, sebbene abbia raggiunto il livello più alto degli ultimi due anni. Anche se i tassi d’inflazione in India sono aumentati bruscamente, sembra che si stiano stabilizzando, come dimostrano i dati PMI più recenti.

Questa settimana la Banca di Thailandia terrà una riunione della banca centrale, ma è probabile che l’attuale tasso di interesse di circa lo 0,5% rimanga invariato.

Infine, i dati sul sentiment degli Stati Uniti mostreranno come le variazioni mensili delle percezioni abbiano influenzato le famiglie. A causa dell’inflazione elevata, dell’imprevedibilità del governo e delle preoccupazioni per il clima macroeconomico, l’indice è diminuito significativamente.

A luglio la crescita economica globale ha subito un brusco rallentamento (guidata dai Paesi sviluppati), mettendo nuovamente sotto pressione le banche centrali di tutto il mondo. Le banche centrali sembrano impegnate in un ulteriore inasprimento della politica monetaria, quindi sarà interessante vedere se seguiranno questa strada.

È importante assicurarsi che l’economia non si surriscaldi come dopo la ripresa di COVID-19, ma è anche fondamentale assicurarsi che la domanda e la crescita non siano fortemente limitate.

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