Un’importante epidemia di poliomielite (polio) ha colpito gli Stati Uniti negli anni Cinquanta; la polio è un’infezione virale che può provocare paralisi, problemi respiratori e persino la morte. Nel 1952, al culmine dell’epidemia, si registrarono circa 20.000 casi di poliomielite nella nazione.

Il vaccino trivalente inattivato contro il poliovirus (IPV), il primo vaccino contro la polio, è stato reso accessibile nel 1955. Il numero di casi di poliomielite negli Stati Uniti ogni anno si è ridotto a meno di 100 negli anni ’60 e a meno di 10 negli anni ’70 grazie alla vaccinazione diffusa.

Attualmente, per frequentare le scuole elementari e gli asili nido, i bambini devono essere vaccinati contro la polio in tutti gli Stati Uniti.

Nessun caso di poliomielite si è apparentemente verificato negli Stati Uniti dal 1979Fonte attendibile, ma alcuni casi si sono verificati periodicamente a causa della diffusione del virus attraverso i viaggi internazionali.

Primo caso di polio negli Stati Uniti in oltre dieci anni

Il 21 luglio 2022, il Dipartimento della Salute della Contea di Rockland e il NYSDOH (Dipartimento della Salute dello Stato di New York) hanno segnalato il primo caso di polio negli Stati Uniti dal 2013 in un cittadino adulto.

Le prove suggeriscono che il residente della contea di Rockland ha contratto la polio da qualcuno che aveva fatto la vaccinazione orale antipolio, secondo i funzionari sanitari del NYSDOH e del CDC (OPV) Trusted Source: La vaccinazione antipolio non utilizza più una versione viva. una fonte affidabile negli Stati Uniti.

Il NYSDOH afferma inoltre che, oltre alle vaccinazioni, “l’accessibilità all’acqua pulita, il miglioramento dei sistemi fognari, l’abitudine all’igiene delle mani e un’adeguata gestione delle acque reflue possono aiutare a prevenire la diffusione di virus come il poliovirus”.