Perché Bit Digital si sta espandendo in Canada?

Secondo il Chief Strategy Officer di Bit Digital, Samir Tabar, l’azienda sta incrementando le proprie attività in Canada.

L’azienda newyorkese ha annunciato mercoledì un accordo biennale, affermando che il progetto canadese impiegherà “una fonte di energia prevalentemente idroelettrica”. L’infrastruttura ospita attualmente circa 650 minatori e prevede di ospitare in futuro circa 1.500 apparecchiature per il mining di Bitcoin (BTC).

Tabar ha dichiarato a CoinDesk che il trasferimento a nord è stato motivato dal desiderio di evitare problemi legali negli Stati Uniti e di utilizzare “fonti di energia sostenibili”.

L’organizzazione intende essere cauta sui requisiti energetici del mining di bitcoin.

Tabar ha giustificato il consumo di energia della criptovaluta, sostenendo che spesso “utilizza l’elettricità extra fornita dalla rete che normalmente verrebbe sprecata”.

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Le attività della società di mining si estendevano in passato alla Cina. Tuttavia, con la stretta delle autorità economiche sui minatori di bitcoin, Bit Digital ha scelto di trasferirsi negli Stati Uniti, stabilendosi a New York.

Ma i politici di New York hanno recentemente adottato una linea dura contro le strutture di mining di bitcoin. Il governo ha recentemente imposto un embargo di due anni sulle nuove attività di mining che utilizzano fonti di energia a base di carbonio.

Secondo Tabar, Bit Digital ha ancora attività di mining a New York e il legame della società di mining con i legislatori non si è inasprito.

Nel frattempo, al Senato degli Stati Uniti, Elizabeth Warren e un’altra mezza dozzina di membri del Congresso hanno scritto all’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti e al Dipartimento dell’energia, chiedendo che ai minatori venga fornita maggiore chiarezza sull’inquinamento da carbonio generato dai processi di estrazione locali.

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