NZD/USD in calo dopo che il PCE statunitense suggerisce la necessità di ulteriori rialzi dei tassi della Fed

Analisi dei prezzi NZD/USD: Inclinazione da piatta a negativa, con un potenziale obiettivo a breve termine di 0,6100. Si prevede che la coppia NZD/USD terminerà la settimana con una piccola crescita dello 0,36%.


L’annuncio che il PCE statunitense si sta avvicinando al livello del 7% ha fatto peggiorare il sentiment dei mercati FX.


Questo avviene a prescindere dalla misura dell’inflazione preferita dalla Fed. La coppia NZD/USD è ora scambiata a 0,6270 a causa del fatto che le valute rifugio come la NZD soffrono quando c’è una tendenza al risk-off nel mercato FX.


Il cambio NZD/USD è stato influenzato dalla cupa azione dei prezzi FX. Il PCE di base, che elimina i beni variabili, è aumentato dal 4,7% previsto al 4,8% effettivo su base annua.


In un contesto di trading positivo con l’aumento delle scorte globali, il NZD/USD ha ritracciato dai massimi di quattro settimane raggiunti a 0,6328, nella regione di 0,6270.

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La major ha reagito al ribasso, scendendo di 100 pip fino all’attuale minimo di 0,6218, ma sono arrivate offerte che hanno ridotto alcuni dei ribassi.


Nonostante il PIL avanzato del secondo trimestre di giovedì sia stato inferiore alle attese e abbia registrato un -0,9%, Bostic ha dichiarato di non credere che gli Stati Uniti siano in recessione. Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha dichiarato che la Fed “dovrà fare di più in termini di aggiustamenti dei tassi di interesse” prima dell’apertura di Wall Street.


La forza degli Stati Uniti avrà un calendario fitto. Lunedì verranno pubblicati i PMI manifatturieri di S&P Global e ISM, che forniranno alcune informazioni sull’attuale crisi economica degli Stati Uniti.


L’indice globale dei prezzi del commercio lattiero-caseario, insieme ai sistemi informativi del lavoro e alle pressioni inflazionistiche delle imprese, saranno presenti nel calendario finanziario neozelandese.

L’assenza di un programma economico per tutta la settimana ha messo il dollaro neozelandese alla mercé del sentimento del mercato e delle fluttuazioni del dollaro USA. 

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