Il mercato dei cambi del Paese è rimasto volatile, con il costo del dollaro che è passato dalle 115 Tk di lunedì alla cifra record di 119 Tk di ieri sul mercato aperto.

A causa delle preoccupazioni dei banchieri per l’azione della Banca del Bangladesh contro i tesorieri di sei banche private, il ricorso agli acquirenti per liquidare le banconote è inaspettatamente diminuito.

Inoltre, la BB ha concesso alle banche una nuova iniezione di 114 milioni di dollari, favorendo la distensione del mercato.

A causa del loro presunto ruolo nell’instabilità del mercato, ai capi del Tesoro di sei banche private è stato ordinato di essere trasferiti nei dipartimenti delle risorse umane.

Secondo la banca centrale, i sei istituti finanziari avevano realizzato guadagni sostanziali sfruttando l’incertezza del mercato.

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Per contrastare il deprezzamento del 12% del taka sulla piattaforma interbancaria nell’arco di un anno, la banca centrale ha iniettato un totale di 1,63 miliardi di dollari tra il 1° luglio e il 10 agosto dell’anno fiscale in corso. La fornitura di ieri fa parte di tale iniezione.

Secondo il portavoce della BB, Md Serajul Islam, “finché il mercato non si stabilizzerà, continueremo a fornire supporto”.

Per mantenere la stabilità del mercato nell’anno fiscale 2021-2022, la Banca del Bangladesh ha investito nelle banche la cifra record di 7,62 miliardi di dollari.

Tuttavia, lo scorso anno fiscale le importazioni complessive del Paese hanno superato di gran lunga i guadagni derivanti dalle esportazioni e dalle rimesse. Pertanto, le iniziative non hanno ancora avuto un ritorno sul mercato interbancario o sul mercato dei cordoli.

Al 9 agosto, le riserve valutarie ammontavano a 39,60 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 48 miliardi di dollari. Per fare un confronto, il tasso di cambio interbancario del taka rispetto al dollaro era di 95 Tk ieri, con un aumento di oltre il 12% annuo.