Gli indici asiatici sono in rialzo grazie all’indebolimento del dollaro statunitense e all’aumento dei prezzi del petrolio.
Le azioni cinesi sono rialziste nonostante i dati negativi del PMI manifatturiero di Caixin.
I prezzi del petrolio continuano a scendere dopo che l’EIA ha rivelato un aumento delle scorte di petrolio la scorsa settimana.
I mercati asiatici stanno facendo meglio grazie alle indicazioni favorevoli degli indici globali. La fiducia di venerdì a Wall Street è stata rispecchiata da un rialzo dei mercati azionari asiatici. L’assunzione di rischi da parte dei mercati mondiali ha aumentato la volatilità dei beni rifugio.
Al momento della pubblicazione, il Nikkei225 ha guadagnato lo 0,60%, il China A50 è aumentato dello 0,50%, il Nifty50 è salito dello 0,61% e l’Hang Seng è rimasto invariato.
Nonostante l’annuncio di statistiche deludenti sul settore manifatturiero Caixin, i titoli cinesi stanno facendo meglio. I dati economici si sono attestati a 50,4, al di sotto delle previsioni di consenso di 51,5 e della lettura precedente di 51,7. A causa della ricomparsa della Covid-19 a luglio, l’economia cinese ha avuto un’attività economica limitata.
Nel frattempo, anche l’indice del dollaro statunitense (DXY) sta registrando una performance negativa, mentre gli investitori analizzano le deludenti statistiche ISM Manufacturing PMI degli Stati Uniti. Si prevede che il dato finanziario sia pari a 52, in calo rispetto alla precedente pubblicazione di 53. D’altro canto, si prevede che l’indice ISM New Orders degli Stati Uniti rifletterà una performance eccezionale.
Si prevede che l’indice ISM New Orders degli Stati Uniti raggiunga il valore di 52, con un considerevole aumento rispetto alla lettura precedente di 49,2. I dati corrispondenti mostrano la domanda futura delle famiglie e un indice dei nuovi ordini più elevato segnala, in ultima analisi, una maggiore domanda futura.
Sul fronte energetico, anche il calo dei prezzi del petrolio ha contribuito al miglioramento degli indici asiatici. I prezzi del petrolio si sono stabilizzati, ma rimangono intorno ai 97 dollari e si prevede che continueranno ad essere volatili. Da quando l’Energy Information Administration (EIA) ha annunciato le scorte di petrolio la settimana precedente, i prezzi dell’oro nero sono diminuiti. La scorsa settimana l’EIA ha comunicato che le scorte di petrolio sono diminuite di 4,5 milioni di barili.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.