L’ue chiede aiuto alla Nigeria per sostituire la Russia

Mentre si prepara per i futuri tagli alle forniture russe, l’Unione Europea sta guardando alla Nigeria per riuscire ad ottenere nuove forniture di gas, secondo il vicedirettore generale, Matthew Baldwin, presso la divisione energia della Commissione europea.

Baldwin è stato informato che la Nigeria stava migliorando la sicurezza del Delta e del Niger per riaprire il progetto “Trans Niger”, aumentando così le forniture di gas all’Europa.

Baldwin ha detto che il GNL nigeriano diretto in Europa è quadruplica, arrivando al 14% del totale. I continui furti però stanno minando la produzione della Nigeria. Per dirne una, il terminal di Bonny Island usato per esportare gas lavora solo al 60% del suo potenziale.

I paesi europei hanno bisogno di aumentare le importazioni di GNL e i funzionari nigeriani hanno detto che lavoreranno per aumentare le esportazioni.

La società petrolifera statale NNPC Ltd, la Shell, la TotalEnergies e l’Eni sono i principali stakeholder delle forniture nigeriane.

Mercoledì, la Commissione europea ha esortato i membri dell’UE a ridurre il consumo di gas del 15% tra agosto 2022 e marzo
2023.

Raggiungere l’obiettivo è facoltativo, ma se il Consiglio dichiarasse un’emergenza, diventerebbe obbligatorio.

La Nigeria intanto ha spedito 23 miliardi di metri cubi (bcm) di benzina nell’UE lo scorso anno, ma la quantità è diminuita nel tempo.

Secondo Baldwin, l’apice si è avuto nel 2018, con 36 miliardi di metri cubi di GNL importati dalla Nigeria.

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