L’India deve mobilitare il sostegno per l’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi, secondo il capo delle Nazioni Unite

Secondo quanto dichiarato sabato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il mondo guarda all’India, che assumerà la presidenza del G20, per mobilitare sforzi autentici per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo.

Il Presidente delle Nazioni Unite ha sottolineato che l’India sarà fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, essendo il Paese con la più grande generazione di giovani della storia, nel suo discorso a un evento speciale “India@75” su “Showcasing the India-UN Partnership in Action” (SDGs).

Le Nazioni Unite e il Governo indiano hanno organizzato congiuntamente questo evento per mostrare la cooperazione dell’India con le Nazioni Unite, la cooperazione Sud-Sud e i risultati ottenuti nel 75° anno di indipendenza.

Il presidente della 77a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Csaba Korosi, il ministro degli Esteri delle Maldive Abdulla Shahid, il vicesegretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed e l’amministratore dei Programmi di sviluppo delle Nazioni Unite Achim Steiner erano tra i dignitari delle Nazioni Unite che hanno partecipato all’evento collaterale.

Secondo Guterres, negli ultimi 75 anni l’India ha fatto passi da gigante verso uno sviluppo equo e sostenibile, portando oltre 270 milioni di persone fuori dalla miseria e crescendo fino a diventare la quinta economia del mondo. Guterres ha affermato che tutti gli aspetti della società, compresi quelli relativi alla salute, all’istruzione, alla sicurezza alimentare e al cambiamento climatico, ne hanno beneficiato.

Secondo Guterres, il mondo si sta rapidamente avvicinando alla metà del tempo previsto per il raggiungimento degli SDGs.

Il crescente coinvolgimento dell’India nelle Nazioni Unite si fonda sulla convinzione che il multilateralismo e il dialogo siano importanti per raggiungere obiettivi condivisi e risolvere problemi comuni.

Nel corso degli anni, l’ISA ha consentito alle popolazioni svantaggiate dei Paesi in via di sviluppo di accedere a risorse naturali, economiche, culturali e sociali, contribuendo così a garantire l’indipendenza energetica e una vita sostenibile.