L’Autopilot è strettamente legato all’approccio robotico di Tesla, nel bene e nel male

Venerdì Tesla ha presentato il prototipo del suo robot umanoide Optimus, un vero e proprio robot, nel senso stretto del termine, e non un essere umano in costume.

Secondo l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk, il robot ha svolto per la prima volta alcune attività fondamentali senza assistenza o una gru, tra cui muoversi un po’ e poi sollevare le mani.

Sebbene questa sia la prima avventura dell’azienda nella robotica umanoide, la posta in gioco è alta. Musk ha previsto che il robot Optimus “varrà più dell’FSD” (la funzione opzionale “Full Autonomous-Driving” di Tesla, che non è una guida autonoma) e “varrà più dell’azienda automobilistica”.

Durante la presentazione di venerdì sera, è emerso chiaramente che Tesla sta facendo la scelta economicamente razionale, ma strategicamente dubbia, di abbinare Optimus alle sue aspirazioni di Autopilot e, per estensione, di FSD.

Tesla ha dichiarato che i suoi sforzi per sviluppare la guida automatica dei veicoli hanno fornito gran parte delle basi che le hanno permesso di avanzare rapidamente nel campo della robotica.

Diversi presentatori di Tesla (l’azienda ne ha messi in campo parecchi, come era prevedibile per un evento commercializzato principalmente come esercizio di reclutamento) hanno sottolineato la stretta correlazione tra i due campi di ricerca e produzione nel corso della presentazione.

L’esposizione dei robot di Tesla durante l’evento è stata breve e non ha potuto eguagliare o superare le varie dimostrazioni di robot umanoidi presentate da altre aziende, in particolare da Boston Dynamics. Anche il collegamento tra FSD e Optimus è inadeguato.

Nonostante il tentativo di Tesla di semplificare, quest’area di competenza è piuttosto complessa. Semplificare eccessivamente il collegamento tra robot bipedi che navigano su percorsi pedonali e percorsi di veicoli autonomi è irrispettoso nei confronti della vasta mole di ricerche e sviluppi precedenti sull’argomento.

La ricerca di Tesla su questi due temi dimostra inequivocabilmente che l’azienda li considera interconnessi e si aspetta di ottenere efficienze apprezzate dal mercato. Per esprimere adeguatamente che le connessioni sono più profonde della pelle, c’è ancora molto da convincere.