La tendenza ribassista di tre giorni nell’azione dei prezzi dell’AUD/USD si mantiene al di sopra della media mobile a 21 giorni.

  • Nonostante il recupero dai minimi, il dollaro australiano continua ad avere difficoltà intorno al livello di 0,7000 alla luce dei deludenti dati salariali australiani.
  • Il dollaro americano continua a consolidare prima della pubblicazione dei verbali della Fed.
  • Gli orsi mettono alla prova i tori alla cruciale media mobile a 21 giorni; prossimi dati sull’occupazione australiana.

Dopo una leggera ripresa martedì, il cambio dollaro australiano-dollaro statunitense ha ripreso il suo crollo settimanale sulla scia di una reazione ribassista all’ultima deludente lettura dell’indice dei prezzi salariali australiano.

I dati sui salari australiani sono risultati inferiori alle aspettative, suggerendo che la RBA potrebbe ritardare il suo percorso di inasprimento quando l’inflazione inizierà a moderarsi. Per questo motivo, i futuri consigli politici della RBA dipenderanno in larga misura dalle statistiche sull’occupazione pubblicate giovedì.

Anche se l’attenzione si è spostata sui verbali della riunione di luglio della Federal Reserve, il calo dello spot è contenuto grazie all’aggressivo aumento dei tassi da parte della RBNZ e a un diffuso consolidamento del dollaro statunitense. Negli scambi odierni, l’indice del dollaro USA è sceso a 106,42, con un calo dello 0,07% rispetto alla chiusura di ieri.

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Da un punto di vista puramente tecnico, la coppia è ora supportata dalla media mobile semplice (SMA) a 21 giorni inclinata verso l’alto a 0,6981.

La media mobile orizzontale a 100 giorni a 0,6966 diventerà significativa se quest’ultima verrà rotta. Se gli orsi riusciranno a rompere la DMA a 100 giorni, potremmo assistere a un forte calo fino alla DMA a 50 giorni, leggermente positiva, a 0,6896.

Pertanto, il sell-off innescato dal rifiuto della cruciale media mobile orizzontale a 200 giorni (DMA) a 0,7120 potrebbe essere prossimo all’esaurimento.

A 0,7100, gli acquirenti avranno sfondato con successo il massimo giornaliero di 0,7070. Al contrario, i venditori cercheranno di attaccare la regione di domanda di 0,6970, dove si trovano le DMA 21 e 100, se il prezzo scende al di sotto di 0,7000, l’immediato allineamento al ribasso.

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