Il Dipartimento delle imposte si impegna a perseguire i coreani che usano le criptovalute per evitare di pagare le tasse

Secondo il Korea Herald, il National Tax Service (NTS) sudcoreano intende intraprendere un’azione forte contro le tattiche di evasione fiscale basate su risorse digitali, come le criptovalute, e le reti che le utilizzano, citando un funzionario dell’agenzia.

Secondo il funzionario, un numero crescente di coreani cerca di evitare di pagare le tasse commerciando in criptovalute dopo aver spostato la propria ricchezza in paradisi fiscali come il bacino caraibico e il sud-est asiatico.

Durante il briefing strategico del regolatore davanti alla commissione politica e finanziaria dell’Assemblea nazionale, la fonte ha spiegato che questo tipo di nuova elusione fiscale sta ostacolando l’equità del mercato oltre che la giustizia fiscale.

Le autorità dell’NTS hanno rivelato che gli operatori di piattaforme internet sono un obiettivo primario dell’organizzazione.

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Secondo quanto dichiarato, un numero crescente di aziende sta cercando di spostare le proprie infrastrutture per il commercio elettronico all’estero per eludere la tassazione, ad esempio nei paradisi fiscali.

I funzionari sudcoreani hanno recentemente rinviato al 2025 l’applicazione di un’imposta del 20% sui profitti legati alle criptovalute.

L’imposta doveva essere applicata a gennaio dell’anno successivo sulle plusvalenze superiori a 2,5 milioni di euro.

Il governo ha rinviato l’imposta per la seconda volta, mentre il piano iniziale prevedeva la sua attuazione nel gennaio 2022.

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