Il dibattito sui rialzi dei tassi della Fed si sta scaldando e il movimento del dollaro sarà cruciale per le materie prime

Dopo una breve pausa all’inizio del mese, le materie prime hanno registrato un’altra buona chiusura settimanale, segnalando il ritorno dei compratori.


Le materie prime sono state sostenute dai problemi di approvvigionamento, dal calo del sentimento di rischio e dalla debolezza dell’indice del dollaro USA.


Anche se non ci sono stati molti risultati di rilievo, il mercato delle materie prime ha registrato un’impennata, suggerendo un acquisto diffuso.
I prezzi del greggio sono rimbalzati di oltre il 9% dai minimi di febbraio registrati a fine mese, mentre l’oro ha superato il livello critico di 1.800 dollari per oncia troy e ha toccato un massimo di un mese.


Tra le crescenti critiche alla politica monetaria della Federal Reserve, l’indice del dollaro USA è sceso ai minimi di sei settimane. L’attrattiva del suo rifugio sicuro è diminuita a causa dell’aumento della percezione del rischio.


Gli operatori di mercato attendono la prossima mossa della Fed in attesa dei suoi commenti sull’economia statunitense e della sua strategia di riunione in riunione, che ha creato incertezza sul mercato.


I dati sull’inflazione sono stati l’evento principale della settimana. A luglio, i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati dell’8,5% rispetto alle proiezioni del mercato che prevedevano un aumento dell’8,7%.

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Rispetto alle aspettative di crescita del 10,4%, i prezzi alla produzione statunitensi sono aumentati del 9,8% su base annua a luglio.


L’IPC e l’IPP statunitensi hanno registrato una crescita inferiore alle attese, attenuando la pressione sui prezzi. Con l’evidenza di un miglioramento dell’inflazione, gli operatori di mercato speravano che la Fed sospendesse il ritmo dei rialzi dei tassi, il che ha indebolito il dollaro USA e favorito gli asset rischiosi.


Tuttavia, la discussione sull’inasprimento della Fed è proseguita, poiché la maggior parte dei funzionari della Fed è rimasta favorevole. Secondo i funzionari della Fed, l’inflazione è ancora troppo alta e potrebbe essere necessario continuare ad aumentare i tassi.


Le preoccupazioni sulla domanda sono persistite, anche se gli acquirenti si sono concentrati sull’indebolimento della valuta statunitense e sui crescenti problemi di offerta. I diversi dati economici delle principali economie indicano un’escalation di problemi mentre la Cina lotta per contenere la diffusione del virus.


La People’s Bank of China ha dichiarato di voler proteggere l’economia dall’inflazione evitando enormi stimoli e un’eccessiva stampa di denaro per stimolare la crescita.

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