Il Bitcoin scende prima in risposta al rapporto sul lavoro negli Stati Uniti, ma poi si riprende

Venerdì il prezzo del Bitcoin (BTC) è salito del 2%.

La più grande criptovaluta per valutazione di mercato, attualmente scambiata vicino ai 23.000 dollari, era in procinto di chiudere la settimana sotto il 2%.

L’aumento del prezzo del BTC ha fatto seguito a un rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti sorprendentemente solido, che è stato discusso in modo più approfondito nell’analisi di CoinDesk sulla rivelazione.

La reazione immediata del Bitcoin alle notizie favorevoli è stata quella di un momentaneo calo, prima di rimbalzare nel corso della giornata.

Data la qualità della ricerca, i trader di bitcoin potrebbero aspettarsi che il Federal Open Market Committee continui ad aumentare i tassi di interesse a ritmo sostenuto, il che potrebbe influenzare negativamente i valori degli asset.

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L’S&P 500 è sceso dello 0,2% nei mercati convenzionali, mentre il Nasdaq composite, che si occupa di tecnologia, è sceso dello 0,5%. Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo dello 0,2%.

Anche le altcoin sono salite, con DOT di Polkadot in aumento del 6,3% e AVAX di Avalanche del 4,4%.

Il rapporto sui posti di lavoro di luglio negli Stati Uniti ha superato le previsioni, con un aumento di 528.000 unità, rispetto a una previsione media di 250.000 unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5%, inferiore al 3,6% previsto.

A detta di tutti, si è trattato di un solido rapporto sull’occupazione. D’altra parte, il grafico orario del Bitcoin suggerisce una prospettiva diversa.

I prezzi del BTC sono scesi di circa il 2% su un’attività superiore alla media poco dopo la pubblicazione del rapporto sui posti di lavoro. Da allora i prezzi sono rimbalzati e il Bitcoin è ora scambiato a oltre 23.000 dollari.

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