I prezzi delle materie provano a recuperare terreno

Le materie prime hanno continuato a diminuire per un po’ di tempo e viene fornito poco sollievo poiché la valuta statunitense continua a salire mentre i timori sulla domanda continuano a crescere.

Il modello indica che le materie prime dipendono fortemente dalla traiettoria del dollaro USA, quindi fin quando il dollaro non si riprenderà, le materie prime seguiranno lo stesso tracciato.

La scorsa settimana si è verificata una svendita delle materie prime, raggiungendo nuovi minimi. L’oro è sceso al minimo da 11 mesi, mentre l’argento è sceso ai minimi da luglio 2020, questo perché il dollaro USA è rimasto forte.

Il Dow Jones Industrial Average negli Stati Uniti dovrebbe concludere la settimana al ribasso, ma è molto al di sopra dei minimi raggiunti a metà giugno.

L’indice azionario di Shanghai ha raggiunto il minimo da un mese.

Il calo relativamente minore delle azioni indica che i trader sono alla ricerca di nuovi fattori scatenanti.

La forza persistente del dollaro USA è la causa principale della debolezza delle materie prime. Dall’inizio dell’anno, il dollaro USA ha guadagnato oltre il 4% ed ora ha raggiunto il suo apice.

Il dollaro USA ha beneficiato maggiormente di una minore propensione al rischio.

Nella prossima settimana, la Banca del Giappone e la BCE terranno incontri di politica monetaria.

La banca giapponese è determinata nel perseguire la sua attuale posizione di politica monetaria.

La BCE dovrebbe iniziare il suo ciclo di rialzo dei tassi, che è già stato preso in considerazione, e potremmo ottenere una reazione al tasso di stretta monetaria.

L’euro è già sceso al di sotto della parità con il dollaro USA per la prima volta in assoluto dal 2002 e, a meno che la BCE non adotti una serie di misure restrittive degli investimenti, potremmo non aver visto ancora niente di che.

Le materie prime potrebbero non riprendersi fino a quando la valuta statunitense non scenderà in modo significativo.

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