Greenpeace, installazione artistica per richiamare l’attenzione sui danni ambientali del mining di Bitcoin

Si chiama “Teschio di Satoshi” l’opera commissionata da Greenpeace per sollecitare il passaggio di BTC alla proof of stake. Qual è l’alternativa crypto più green oggi.

Greenpeace ha diffuso le immagini del “Teschio di Satoshi”, l’installazione artistica realizzata da Benjamin Von Wong che ha l’obiettivo di spingere la comunità degli sviluppatori di Bitcoin a passare al meccanismo di consenso più ecologico della proof of stake.

Greenpeace spiega che oggi il mining di Bitcoin sta causando danni inutili al clima poiché il sistema della proof of work che viene utilizzato impiega un’enorme quantità di energia per funzionare e la ricava in buona parte dai combustibili fossili. In particolare, la proof of work genera 63 milioni di tonnellate di gas serra, più di quelle emesse dall’Ungheria in un anno, mentre l’energia utilizzata è pari a quella dei Paesi Bassi.

La richiesta di Greenpeace alla comunità Bitcoin è semplice: cambia il codice, non il clima. Ethereum, la seconda criptovaluta più grande al mondo, è passata alla proof of stake (PoS) molto più efficiente dal punto di vista energetico a settembre 2022, diminuendo il consumo energetico del 99,95%.

Poiché Bitcoin è decentralizzato e non ha una leadership formale, spetta a coloro che investono in Bitcoin unirsi al movimento per cambiarne il codice. Pertanto, Greenpeace si rivolge a istituzioni finanziarie che detengono grandi aziende Bitcoin come Fidelity, Blackrock e Goldman Sachs per mantenere gli impegni presi sul clima e usare la loro influenza per cambiare il codice di Bitcoin, non il clima.

Greenpeace utilizzerà il Teschio di Satoshi per sensibilizzare i sostenitori di Bitcoin a prendere coscienza dei danni ambientali che la regina delle criptovalute, a causa del mining e della proof of work, sta apportando.

C+Charge, una delle alternative crypto più ecosostenibili al mondo

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C+Charge è un progetto crypto che si colloca agli antipodi di Bitcoin per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. Opera nel settore della ricarica dei veicoli elettrici: è infatti una rete fisica di stazioni di ricarica per veicoli elettrici e un’app per dispositivi mobili.

Grazie a quest’app, gli automobilisti potranno pagare la ricarica utilizzando il token nativo CCHG, tra le criptovalute più green oggi. In cambio, riceveranno token digitali GNT Flowcarbon che in realtà sono crediti di carbonio in formato digitale.

Il mercato dei crediti di carbonio è nato col Protocollo di Kyoto: i crediti di carbonio rappresentano una tonnellata di gas serra eliminata dall’atmosfera grazie alla realizzazione di progetti ecosostenibili come la piantumazione di nuovi alberi.

Finora questo mercato è stato appannaggio di grandi aziende come Tesla, che ricevono questi crediti e li rivendono ad aziende meno green che hanno bisogno di compensare la loro impronta di carbonio, realizzando così profitti miliardari.

Con C+Charge i crediti di carbonio si ottengono facilmente. Questi crediti potranno poi essere convertiti in NFT ed eventualmente rivenduti, portando un doppio beneficio all’automobilista: ecologico ed economico.

Dall’app gli automobilisti potranno localizzare le stazioni aderenti più vicine, conoscere in anticipo il prezzo praticato e i tempi di attesa. Vantaggi economici e di altro tipo sono previsti anche per i gestori delle stazioni di ricarica.

Prevendita token CCHG

In questo momento il token CCHG è in prevendita e vale 0,0235 USDT. La prevendita ha raccolto finora circa 3,5 milioni di dollari: un risultato non da poco considerando il bear market che ha sconvolto il settore delle criptovalute a partire da maggio 2022.

La prevendita terminerà mercoledì 29 marzo e il 31 marzo ci sarà il listing sul primo degli exchange centralizzati programmati, BitMart, con la coppia USDT/CCHG. Altri CEX seguiranno a breve.

La prevendita si trova nell’ottava e ultima fase: inizialmente il token CCHG valeva 0,013 USDT, quindi chi ha investito all’inizio adesso può contare su un ritorno dell’80%. Da segnalare che tutti i token invenduti nelle varie fasi della prevendita vengono bruciati, cioè rimossi permanentemente dalla circolazione: questo meccanismo di burning produce scarsità dell’asset e quindi un suo apprezzamento.

Per acquistare i token CCHG bisogna essere in possesso di un wallet crypto come MetaMask o Trust Wallet. CCHG può essere acquistato con BNB o USDT e i token si ricevono effettivamente alla fine della prevendita.

I.P.

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