Il mercato delle criptovalute sta vivendo un ottimo periodo. Dopo la crisi del 2022, le criptovalute si sono riprese nel 2023, grazie alla crescita del BTC e delle altcoin.
Il 2024 è iniziato nel migliore dei modi, con l’approvazione degli ETF Spot Bitcoin da parte della SEC che ha consentito di investire nella criptovaluta attraverso i metodi della finanza tradizionale.
Durante l’anno sono previsti altri eventi che possono portare il settore delle criptovalute ad altri interessanti sviluppi, come l’halving del Bitcoin e il taglio dei tassi di interesse della FED ma il settore si interessa anche di problemi ambientali, come eTukTuk, che ha intenzione di dare il suo contributo alla salvaguardia del nostro ecosistema.
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Halving del Bitcoin
Il prossimo halving del BTC, previsto nella primavera del 2024, ridurrà le ricompense per il mining da 6,25 BTC a 3,125 BTC.
Secondo gli analisti, l’evento porterà molte società di mining e miner privati ad abbandonare la rete, a causa di uno scompenso tra i costi di mantenimento dell’attività e il guadagno in BTC.
Di conseguenza, l’halving indurrà scarsità di BTC in circolazione, generando una crescita della domanda e del valore di quelli rimasti sul mercato. Inoltre, l’halving porterà nuovi miner sulla rete, dotati di attrezzature aggiornate meno impattanti sui costi energetici.
Taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti
Il taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti è una possibilità confermata dalla Federal Reserve, sebbene ancora non si sappia una data.
Secondo Goldman Sachs, il taglio dovrebbe avvenire nel terzo trimestre del 2024. Al momento, i tassi di interesse negli Stati Uniti restano invariati in una forchetta fra il 5,25% e il 5,50%.
Un abbassamento dei tassi di interesse può portare a un maggiore afflusso di capitali nel mercato delle criptovalute, in quanto può dare maggiore fiducia ai trader.
Molte persone potrebbero decidere di investire in Bitcoin o nelle principali altcoin, per tenerle nel wallet digitale come bene rifugio.
Elezioni presidenziali negli Stati Uniti
Il 2024 vedrà Donald Trump e Joe Biden sfidarsi nuovamente per occupare lo Studio Ovale alla Casa Bianca. Dei recenti sondaggi condotti negli Stati Uniti, vedono una buona percentuale di cittadini americani preoccupati per l’inflazione e la stabilità finanziaria del paese.
Di conseguenza, eventi come le presidenziali, possono generare incertezza e portare le persone a investire in beni rifugio come il Bitcoin.
Inoltre, l’esito delle presidenziali può influire sul mercato cripto, in quanto Donald Trump e Joe Biden hanno visioni diverse sugli asset digitali.
Trump si è schierato contro, ma al termine della sua presidenza ha investito in criptovalute e lanciato una collezione di NFT. D’altra parte Joe Biden ha spinto per ridurre i rischi derivati dagli asset digitali e salvaguardare i consumatori, gli investitori e le imprese.
Big Tech e criptovalute
La recente approvazione degli ETF Spot Bitcoin ha portato le Big Tech, ovvero le società più importanti nel settore della tecnologia, ad interessarsi alle criptovalute.
Secondo alcune indiscrezioni, colossi dell’e-commerce come Amazon potrebbero integrare l’utilizzo di criptovalute per i pagamenti. Nel 2021, Amazon ha assunto degli esperti nel settore degli asset digitale, probabilmente con l’intenzione di valutare un possibile ingresso nel mercato.
Anche Microsoft potrebbe avvicinarsi al settore cripto, specialmente con la divisione gaming, guidata da Phil Spencer. Alcuni documenti del 2022, lasciavano intendere che Microsoft avrebbe avuto l’intenzione di accettare pagamenti in criptovaluta.
Il problema delle emissioni di carbonio
Le emissioni di carbonio costituiscono uno dei problemi più importanti da affrontare al momento e il settore delle crypto non si tira indietro: eTukTuk vuole fare la differenza sfruttando la tecnologia blockchain e l’IA per fornire ricompense ai suoi utenti e contribuire alla salvezza del pianeta.
eTukTuk affronta il problema della salvaguardia dell’ambiente
Anche il settore delle criptovalute include progetti che hanno a cuore l’ambiente, la cui salvaguardia è ormai un tema centrale, visto che un po’ tutti si stanno impegnando a garantire che il nostro pianeta abbia un futuro, in questo momento sotto minaccia.
Il punto cruciale è quello di eliminare le emissioni di carbonio ed eTukTuk si concentra proprio su questo fattore, visto che la sua piattaforma è incentrata sui veicoli elettrici (EV). Grazie alla tematica trattata, il token TUK, attualmente in prevendita, ha superato il traguardo di $540.000, in questo momento al costo di $0,026.
Il progetto mette a disposizione il meccanismo di staking per consentire ai propri utenti di ottenere delle entrate passive: premi in token TUK verranno distribuiti agli utenti a una tariffa di 4,75 $TUK per blocco BSC, saranno pagabili in 3 anni e sono determinati dalla quota dello staking pool e dalla percentuale di rendimento annuale.
In questo momento l’APY previsto è del 386%, un valore che tende ad abbassarsi ma che resta a livelli interessanti per gli investitori.
Il token TUK ha una grande importanza per lo sviluppo del progetto stesso non solo per il meccanismo di staking ma anche perché l’ecosistema di eTukTuk opera imponendo una tariffa ai conducenti per l’utilizzo dei propri veicoli, generando entrate per la rete.
In aggiunta a questo, i partner territoriali e gli stakeholder guadagnano token TUK con ogni transazione elaborata: in questo modo vengono incentivate non solo l’espansione della rete ma si contribuisce anche alla transizione dai combustibili fossili.
Ma il team aggiunge anche una finalità etica a quella ambientale, sottolineando che l’impatto va a influenzare positivamente anche le comunità che non possono affrontare i costi importanti della vita a causa delle disparità economiche.
Il team del progetto vuole creare un ecosistema che combatta le emissioni di carbonio attraverso la promozione di opzioni di trasporto ecocompatibili, ovvero i veicoli elettrici: l’eTukTuk EV, in particolare, è un mezzo che offre un’alternativa più economica e affidabile ai classici TukTuk, potendo inoltre contare su efficienti stazioni di ricarica per il suo funzionamento.
Grazie al progetto tutti possono ottenere un vantaggio, ovvero un ritorno in TUK, token nativo e di utilità di eTukTuk. Alla finalità ambientale si unisce quella etica, infatti, il team ha creato delle partnership: una di quelle maggiormente rilevanti è quella con il governo dello Sri Lanka, con il sostegno del quale ha intenzione di creare oltre 200 stazioni di ricarica.
eTukTuk ha inoltre integrato l’opBNB Layer 2 di BNB Chain, confermando in questo modo il suo impegno nel migliorare l’efficienza e promuovere l’innovazione, dando opportunità interessanti ai suoi primi investitori.
Per partecipare alla prevendita di TUK, è necessario collegare il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale del progetto e scambiare ETH o USDT con i token desiderati o ancora usare una carta bancaria o la BNB Chain.
Il progetto sembra avere buone premesse, per cui vale la pena seguirne l’andamento sui social e considerare se investire nella prevendita, che ora ha superato $550.000.
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