Esiste un metodo migliore per identificare i farmaci ad alto rischio nei pazienti oncologici anziani

Ricercatori di gerontologia hanno collaborato con ricercatori di oncologia ematologica del Brigham and Women’s Hospital e del Dana-Farber Cancer Institute nell’ambito dell’Older Adult Hematologic Malignancies Program per esaminare la relazione tra la fragilità e i pazienti anziani affetti da tumori del sangue che assumevano più farmaci. Hanno inoltre sviluppato una nuova scala, nota come Geriatric Oncology-Based Score, basata su un elenco di farmaci potenzialmente inappropriati (PIM) tratto dalle linee guida NCCN® per l’oncologia degli anziani.

In base a un cutoff di cinque o più farmaci, la maggior parte degli studi sugli anziani definisce i pazienti come “affetti da polifarmacia” (cioè che assumono numerosi farmaci contemporaneamente, aumentando il rischio di esiti avversi), ma non identifica quali farmaci. In questo modo è difficile per le équipe oncologiche occupate valutare sufficientemente i farmaci cronici per prevedere problemi futuri, ha osservato l’autrice co-leader Tammy T. Hshieh, MD, MPH, del Dana-Farber Cancer Institute, del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School. “A differenza di altri elenchi, quello dell’NCCN è stato preparato da geriatri e oncologi per essere specifico per le persone anziane affette da cancro, ed è per questo che ci interessava. La scala GO-PIMs, che abbiamo sviluppato sulla base di questo elenco, è risultata avere la più forte correlazione con la fragilità e può essere utilizzata dalle équipe oncologiche per ridurre l’uso inappropriato di farmaci in modo da migliorare la salute generale dei pazienti”.

Secondo il coautore Clark DuMontier, MD, MPH, anch’egli affiliato al Brigham and Women’s Hospital e alla Harvard Medical School, “i rischi per la salute derivanti da questi farmaci specificamente identificati – tra cui cadute e affaticamento – spesso superano i loro benefici, soprattutto negli adulti più anziani la cui capacità di tollerare gli effetti collaterali è ridotta”.
l'”approccio del deficit cumulativo”, che si basa sulla presenza di numerosi deficit di salute che comprendono comorbilità, cognizione e funzione, e l'”approccio fenotipico”, che si basa sulla velocità di deambulazione lenta, sulla debolezza misurata dalla forza di presa, sulla stanchezza auto-riferita, sulla scarsa attività fisica e sulla perdita di peso.

La scala GO-PIMs potrebbe ridurre gli effetti negativi e consentire una deprescrizione mirata nelle persone anziane affette da neoplasie del sangue. che non faceva parte di questo studio. Il modo migliore per utilizzare questa scala e i suoi potenziali vantaggi per le persone anziane con cancro richiedono ulteriori ricerche, secondo la dichiarazione.