Eqonex ha chiuso la sua borsa di criptovalute, accusando instabilità e calo dei volumi

Secondo una dichiarazione pubblicata lunedì sul sito dell’azienda, Eqonex Ltd. chiuderà il suo exchange di criptovalute.


La borsa, lanciata nel 2020, cesserà di operare il 22 agosto e i consumatori avranno tempo fino al 14 settembre per incassare i loro fondi.


La chiusura “migliorerà le condizioni finanziarie dell’azienda” e consentirà a Eqonex di concentrarsi sulla gestione degli asset e sulle operazioni di custodia.


Digivault è stato il primo depositario di criptovalute a ricevere l’autorizzazione dalla FCA del Regno Unito l’anno precedente.


L’amministratore delegato Jonathan Farnell (Eqonex) ha spiegato via e-mail che, in quanto settore finanziario nuovo e in crescita, la distribuzione delle risorse deve adattarsi alle attuali circostanze di mercato e alle possibilità che sono meglio posizionate per essere colte.

Ti piacciono le crypto e vuoi cominciare a fare trading? Sulla piattaforma di eToro puoi scambiare oltre 60 diverse criptovalute!


Ha inoltre affermato che per concentrarsi su aree che accelereranno il loro sviluppo, stanno abbandonando le società non redditizie che non rientrano più nella loro strategia a lungo termine”.
Ha dichiarato che la recente incertezza economica e la riduzione del volume di mercato hanno contribuito alle sfide degli operatori di borsa.


Farnell è stato nominato Ceo a marzo dopo essere stato a capo delle attività di Binance nel Regno Unito.
Bitfinity, fornitore di transazioni di proprietà di Binance, ha acconsentito a fornire a Eqonex un finanziamento di 36 milioni di dollari che potrebbe essere convertito in azioni a marzo.


La piattaforma di Eqonex è tra le numerose società di criptovalute che sono fallite quest’anno a causa delle forze di mercato.


Il mercato rivale Zipmex è stato costretto a sospendere le transazioni dopo il fallimento di un debito di 48 milioni di dollari con Babel Finance, mentre i creditori di criptovalute Voyager Digital e Celsius Network hanno dichiarato la propria insolvenza.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.