Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha inviato martedì scorso due disegni di legge al Congresso nazionale nel tentativo di salvaguardare i fondi per l’acquisto di tutti i titoli di debito supremi che giungono a scadenza nel 2023 e 2025.
Le dichiarazioni di Bukele mirano a dissipare le supposizioni su un possibile default di El Salvador, che si inserisce nel mezzo di relazioni ostili tra lo Stato centroamericano e il mercato finanziario convenzionale, come il Fondo Monetario Internazionale, che ha ripetutamente consigliato a El Salvador di smettere di usare il bitcoin (BTC) come valuta legale a causa delle minacce finanziarie e dei debiti contratti.
Secondo i dati di CoinDesk, ottenuti grazie alle rivelazioni di Bukele, le attività in bitcoin di El Salvador sono diminuite di circa il 54%, con una possibile perdita di 55,8 milioni di dollari. La nazione ha speso 103,9 milioni di dollari in bitcoin finora, a un costo medio di 45.171 dollari per criptovaluta.
Le autorità di El Salvador intendono iniziare le operazioni di acquisto 6 settimane dopo il completamento della documentazione necessaria, secondo quanto riportato da Bukele su Twitter, sottolineando che le autorità pagheranno il tasso di mercato per ogni titolo al momento degli scambi.
El Salvador, secondo Bukele, ha liquidità sufficiente per pagare puntualmente i suoi debiti esistenti e per acquistare in anticipo tutti i suoi prestiti fino al 2025.
Le obbligazioni con scadenza 2023 ammontano a 800 milioni di dollari e quelle con scadenza 2025 a un importo analogo.
A novembre Bukele ha rivelato la proposta di emettere un “bitcoin bond” da 1 miliardo di dollari utilizzando Liquid, un provider basato su bitcoin creato da Blockstream.
Purtroppo, il ministro delle finanze di El Salvador ha recentemente dichiarato che l’iniziativa è stata rinviata a causa delle condizioni economiche sfavorevoli.
Il gruppo Nuevas Ideas di Bukele controlla il congresso di El Salvador, con 64 voti su 84.
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