Ecco perché l’euro scende sotto la parità rispetto al dollaro 

Solo il 1° gennaio 2002 sono state rese disponibili le banconote e le monete in euro; la valuta era già in uso come mezzo di pagamento per le transazioni internazionali. Mercoledì è sceso fino a 0,9998 dollari ed è in calo di quasi il 12% su base annua.

L’inizio dell’anno è stato promettente, finché il conflitto in Ucraina non ha alimentato i prezzi e offuscato le prospettive dell’economia del blocco. A causa delle crescenti preoccupazioni di recessione nell’area dell’euro, il valore dell’euro è sceso sotto la parità con il dollaro per la prima volta in quasi 20 anni. 

Nella riunione del 21 luglio, la Banca Centrale Europea dovrebbe iniziare ad aumentare i tassi di interesse. A giugno, la Federal Reserve ha aumentato i tassi di 75 punti base. Gli analisti prevedono che l’euro rimarrà in una fase di stallo fino a quando il quadro economico non migliorerà. Lasciare che l’euro crolli aumenta il rischio che l’aumento dei prezzi si consolidi a un tasso notevolmente superiore all’obiettivo della BCE del 2% e aumenterebbe l’inflazione, che attualmente è a livelli record.

Anche se la BCE aumenta i tassi di interesse, la Fed li sta aumentando ulteriormente, attirando denaro negli Stati Uniti. Anche i timori di frammentazione, in cui i costi di prestito dei governi più deboli crescono più rapidamente di quelli delle loro controparti più ricche, potrebbero danneggiare l’euro. La BCE potrebbe annunciare una stretta più drastica per sostenere l’euro, come un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base a settembre e ulteriori movimenti a ottobre e dicembre.

Secondo gli studi a cui solitamente fa riferimento la BCE, un deprezzamento dell’1% del tasso di cambio aumenta l’inflazione dello 0,1% in un anno e fino allo 0,25% in un periodo di tre anni. Quest’anno l’euro è sceso di oltre il 12% rispetto al dollaro. Tuttavia, l’euro è sceso solo del 3,6% rispetto alle valute dei suoi partner commerciali.

La BCE ha minimizzato il recente indebolimento dell’euro affermando di non avere un obiettivo di cambio, nonostante la valuta sia importante se si considera l’inflazione in generale.

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