Copie economiche del farmaco per la prevenzione dell’HIV potrebbero essere pronte nel 2026

La casa farmaceutica britannica GSK ha stipulato un contratto per consentire l’uso di una versione generica a basso costo del suo farmaco preventivo per l’HIV a lungo termine nei paesi in via di sviluppo, come l’Africa sub-sahariana, dove il virus è la principale causa di morte.

Ogni anno, nel mondo, si registrano circa 1,5 milioni di nuovi casi di HIV, la maggior parte dei quali si verifica in Paesi con risorse limitate che colpiscono in modo eccessivo le donne e le ragazze.

Il contratto prevede che GSK rilasci una licenza volontaria; la proprietà intellettuale non viene ceduta all’organizzazione sanitaria sostenuta dalle Nazioni Unite, il Medicines Patent Pool.

Il Medicines Patent Pool offre ai produttori di farmaci generici la possibilità di richiedere una versione copiata del cabotegravir iniettabile per 90 Paesi che hanno registrato il 70% dei nuovi casi di HIV nel 2020.
La profilassi pre-esposizione è un modo concreto per una persona sieronegativa di ridurre il rischio di infezione. La PreEP era disponibile sotto forma di pillola, da assumere quotidianamente, in alcuni casi prima e dopo il rapporto sessuale.

Per questo motivo viene utilizzata da una parte delle persone idonee in tutto il mondo, con un’adozione particolarmente scarsa nei Paesi in via di sviluppo.

Il prodotto di GSK è la prima opzione non pillola che offre più di 2 mesi di protezione contro l’infezione attraverso una singola iniezione intramuscolare. Secondo alcuni studi, supera addirittura l’efficacia della pillola orale.

Alla fine dello scorso anno ha ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti. Giovedì l’OMS ne ha approvato l’uso per accelerare lo sforzo di rendere il cabotegravir iniettabile un arsenale di strumenti di prevenzione dell’HIV a livello mondiale.

Gli attivisti hanno chiesto che i farmaci siano disponibili il più rapidamente, ampiamente e a basso costo possibile, temendo che si ripeta la situazione degli anni ’90 e dei primi anni 2000. A quel tempo, i Paesi in via di sviluppo sono stati esclusi per anni dalla terapia contro l’HIV da virus immunitario umano.