Con un’inflazione storica, la Fed statunitense alza i tassi di altri 75 punti percentuali, facendo schizzare in alto Bitcoin ed Ethereum

Secondo le aspettative della maggior parte degli esperti, la Federal Reserve statunitense ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti percentuali, portandoli al 2,25-2,5%.


In seguito alla notizia, il valore del bitcoin (BTC) e di Ethereum (ETH) è aumentato rapidamente. Il BTC è salito del 4,5% a 22.590 dollari un’ora dopo la notizia, mentre l’ETH è salito del 5,5% a 1.580 dollari.


Anche i titoli azionari sono aumentati, con l’indice generale S&P 500 che è salito dell’1% dopo la notizia e del 2,2% in generale, superando di poco la barriera critica dei 4.000 dollari.


Nella prossima sessione di settembre, secondo il presidente della Fed Jerome Powell, “sarà giustificato un altro rialzo sorprendente”.


Ha aggiunto che probabilmente sarebbe saggio “ridurre il tasso di rialzo” man mano che le regole diventano più stringenti.
Inoltre, Powell ha spesso sottolineato che le future politiche della Fed saranno “guidate dai dati” e che la Fed è “pienamente impegnata a portare l’inflazione al suo obiettivo del 2%”.


Gli operatori di mercato temevano davvero i 100 punti percentuali, ha dichiarato Mikkel Mrch. Hanno tirato un sospiro di soddisfazione quando il rialzo ha coinciso con la maggioranza.


Tuttavia, alcuni hanno suggerito che la Fed potrebbe aumentare i tassi di un intero punto base, il che rappresenterebbe il più grande rialzo dei tassi nell’era moderna della Fed. Uno di questi è il capo analista della società di investimenti JPMorgan Chase. La giustificazione offerta è che potrebbe essere utile per contenere l’inflazione, che negli Stati Uniti il mese scorso ha raggiunto il 9,1% annuo.


L’economia statunitense sta crescendo meno rapidamente anche se l’inflazione è ai massimi storici, mettendo in difficoltà la Fed che aumenta i tassi di interesse. Secondo uno studio del Wall Street Journal condotto tra gli analisti, c’è ora il 49% di probabilità che gli Stati Uniti subiscano una flessione nel corso del prossimo anno.


Secondo i risultati del sondaggio più recente, gli esperti sono diventati molto più pessimisti sulla situazione economica.
Secondo il 44% degli esperti intervistati a giugno, si prevede una flessione nei prossimi 12 mesi, rispetto al 18% di gennaio.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.