L’Africa subsahariana, spesso considerata un attore minore nel mercato globale, sta compiendo progressi significativi nell’adozione delle criptovalute. Recentemente, i dati di Chainalysis hanno rivelato che la regione ha rappresentato il 2,3% del volume globale delle transazioni tra luglio 2022 e giugno 2023. Durante questo periodo, un valore on-chain stimato di $117,1 miliardi è transitato attraverso la regione. Inoltre, gli exchange centralizzati sono emersi come le piattaforme dominanti, facilitando oltre la metà di tutti i volumi di transazioni.
Tuttavia, ciò che distingue l’Africa subsahariana è il suo mercato guidato dagli investitori individuali. Una quota maggiore del volume di transazioni nella regione proviene da transazioni inferiori a $60 miliardi. Questo suggerisce che le criptovalute stanno diventando una parte integrante della vita quotidiana di molti residenti, soprattutto nei mercati chiave come Nigeria, Kenya, Ghana e Sud Africa.
Il ruolo di Bitcoin e delle stablecoin
Secondo il rapporto, Bitcoin rappresenta una quota di volume regionale pari al 9,3%, superando persino il Nord America e l’Europa dell’Est. I residenti dell’Africa subsahariana stanno sempre più considerando Bitcoin come un’alternativa di investimento, soprattutto nei Paesi alle prese con l’aumento dell’inflazione e del debito. Per esempio, il Ghana ha registrato un tasso di inflazione del 29,8% nel giugno 2022, il livello più alto degli ultimi due decenni. Di conseguenza, molti ghanesi si sono rivolti a Bitcoin come mezzo per preservare i loro risparmi e raggiungere la libertà finanziaria.
Inoltre, nella regione si è verificato un evidente spostamento verso le stablecoin. Secondo Moyo Sodipo, Co-Fondatore e CPO della piattaforma di scambio di criptovalute Busha (con sede in Nigeria), il calo del valore di Bitcoin ha suscitato un crescente interesse nelle stablecoin. Sodipo ha dichiarato che gli spostamenti di mercato non stanno frenando l’attività ma, al contrario, stanno incoraggiando la diversificazione tra Bitcoin e stablecoin.
Anche la chiarezza normativa sta plasmando l’industria delle criptovalute nell’Africa subsahariana. Il Sudafrica è stato un leader regionale in questo senso, con la sua Financial Sector Conduct Authority che ha annunciato un regime di licenze per le imprese di criptovalute. Questa mossa, non solo ha fornito chiarezza legale, ma ha anche incoraggiato miliardi di dollari di trading di valute digitali nel Paese.
In Kenya, il governo ha proposto un disegno di legge che promuove una definizione coerente di titoli per le valute digitali. Nel frattempo, la Nigeria ha approvato una politica nazionale sulla blockchain, mettendo in evidenza i potenziali benefici dell’adozione della tecnologia blockchain per il Paese. Questi passi normativi stanno probabilmente contribuendo alla crescita delle piattaforme di scambio di criptovalute locali, che stanno superando i loro omologhi internazionali nella regione fin dall’inizio del 2023.
Cosa ci riserva il futuro
Il futuro dell’economia delle criptovalute nell’Africa subsahariana appare promettente. Paesi di grandi dimensioni come la Nigeria stanno già posizionandosi come leader globali nell’adozione delle criptovalute. La chiarezza normativa in tutta la regione sta rafforzando questa crescita. Gli operatori di criptovalute locali sono ben posizionati per sfruttare questi sviluppi, dato il bisogno quotidiano di criptovalute in questi mercati emergenti.
In sintesi, l’Africa subsahariana sta assistendo a un’impennata nell’adozione delle criptovalute, guidata dalle sfide economiche e dalla necessità di alternative finanziarie. Gli sviluppi normativi stanno fornendo il quadro necessario per la crescita, rendendo la regione un attore chiave nell’industria globale delle criptovalute.
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