Bump, un’azienda con sede in Francia, ha stretto una partnership con DIF Capital Partners per un finanziamento pluriennale volto a espandere la propria rete di stazioni di ricarica per auto elettriche e ad accelerare la propria espansione complessiva.
Dal 2022 al 2030 saranno disponibili 180 milioni di dollari come parte di un accordo di equity o quasi-equity. ZePlug, che ha annunciato ieri un cospicuo investimento, si rivolge a un mercato diverso, stringendo alleanze con proprietà commerciali e residenziali.
Il modello commerciale che richiede capitale su cui si basa Bump rende la notizia del giorno ancora più significativa. Sono già in funzione 300 stazioni di ricarica, con altri 2.000 set da inviare entro la fine del 2023.
Bump copre il costo dei nuovi caricabatterie veloci e si occupa del processo di installazione in modo che i suoi partner commerciali non debbano farlo. In seguito, l’azienda si occupa della gestione e della manutenzione. Il prezzo del kWh viene quindi ridotto, recuperando alla fine le spese di capitale e generando un profitto.
Una stazione di ricarica può impiegare cinque, dieci o quindici anni per raggiungere il pareggio, come nel caso dei pannelli solari. Poiché l’azienda si concentra sulle infrastrutture, è impegnata a lungo termine.
Ci sono essenzialmente due categorie di persone che utilizzano Bump. Lavora con negozi, centri commerciali, hotel e proprietari di parcheggi per installare stazioni di ricarica che possono essere utilizzate da chiunque.
Serve anche clienti B2B nel settore della logistica e altri che stanno passando alle auto elettriche. Bump fornisce loro spazi di parcheggio dedicati dove possono ricaricare i loro veicoli. Alcuni dei nostri clienti soddisfatti sono StarService, TopChrono, Scott, Europcar, Zity, Bolt e Marcel.
Il cofondatore e attuale CEO dell’azienda, François Oudot, ha paragonato il loro prodotto a Salesforce negli anni ’80. Si acquistano un server e dei dischetti o si paga una quota di iscrizione per utente al mese.
Bump collabora con importanti appaltatori per installare le stazioni di ricarica. Hanno sviluppato il loro livello di software e hanno una squadra che può controllare le stazioni di ricarica da lontano. Se il problema riguarda l’hardware, si può sempre chiamare un’azienda esterna per ricevere assistenza, che sarà presente in caso di necessità.
Alla luce del finanziamento odierno, Bump ha fissato l’obiettivo di installare 25.000 punti di ricarica entro il 2030. Inoltre, aggiungerà cento persone al libro paga della startup.