Dopo aver affrontato una lunga fase ribassista ad agosto e settembre, il mercato delle criptovalute è tornato a crescere, con gli asset principali come Bitcoin che stanno godendo di un aumento del valore.
Nello specifico, Bitcoin ha raggiunto 35.000 dollari, registrando il record per quest’anno, stracciando il precedente traguardo di 31.804 dollari di luglio.
Secondo gli esperti, dopo un fisiologico ritracciamento, BTC potrà riprendere a correre. Ci sono due fattori principali che possono farne aumentare il valore nel 2024: l’halving previsto per la primavera e l’approvazione degli ETF Spot. La combinazione di questi fattori può portare la criptovaluta a raggiungere i 40.000 dollari.
La crescita di Bitcoin ha giovato anche a BTCMTX, la nuova criptovaluta che si ispira a BTC ed è il token del progetto di cloud mining Bitcoin Minetrix, attualmente in presale.
Bitcoin Minetrix ha raccolto circa 2,5 milioni di dollari, attirando gli investitori grazie al valore basso del token (al momento di 0,0112 dollari) e alla meccanica Stake-To-Earn che verrà attivata al lancio del servizio di cloud mining.
La crescita di Bitcoin nel 2024: ETF Spot e halving
L’attuale crescita del Bitcoin è stata innescata dalla notizia secondo cui la SEC avrebbe approvato una delle oltre dieci richieste sugli ETF Spot su Bitcoin.
Nonostante l’indiscrezione sia stata smentita immediatamente, i trader restano comunque in attesa della decisione. Va notato che le richieste per gli ETF Spot sono state fatte da importanti asset manager come Blackrock.
Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono fondi d’investimento che replicano l’andamento sul mercato di un asset, così come di un intero settore. Nello specifico, gli ETF si dividono in Futures e Spot. Mentre i futures permettono di comprare o vendere un determinato asset a un valore futuro, gli ETF Spot ne rispecchiano immediatamente il valore sul mercato.
Quindi, un ETF Spot Bitcoin sarebbe legato all’effettivo valore di una criptovaluta, quindi permetterebbe l’acquisto di Bitcoin attraverso la finanza tradizionale.
Di conseguenza, gli ETF Spot potrebbero rendere Bitcoin più accessibile, in quanto i trader poco esperti nel campo delle criptovalute, non dovrebbero affrontare le difficoltà tecniche imposte dalla creazione di un wallet digitale o dalla registrazione sugli exchange.
Maggiori investimenti in Bitcoin potrebbero condurre a un aumento del valore, per questo gli investitori sono in attesa dell’approvazione di almeno un ETF Spot da parte della SEC.
Per quanto riguarda l’halving, si tratta di un meccanismo interno della blockchain che dimezza la ricompensa per ogni blocco convalidato dai miner di Bitcoin: una diminuzione delle ricompense per il mining equivale a una riduzione dell’offerta di Bitcoin.
Una minore offerta potrebbe portare a una maggiore domanda di BTC e di conseguenza a un possibile aumento del valore. L’halving è stato introdotto sin dal lancio di Bitcoin nell’ormai lontano 2009 per combattere l’inflazione e rendere Bitcoin rilevante sul mercato.
Inoltre, la riduzione della ricompensa per il mining può rendere l’attività più accessibile. L’halving, infatti, porta molti utenti con hardware obsoleto ad abbandonare il mining, lasciando spazio a quelli con un apparecchiature più avanzate che permettono di ottenere ricompense, con un minore consumo energetico.
Bitcoin Minetrix
L’aumento del valore di Bitcoin può giovare anche ad altre criptovalute consolidate, così come ai suoi token derivati in presale.
Bitcoin Minetrix è un progetto che presenta alcune caratteristiche interessanti, specialmente per quanto riguarda il mining. L’obiettivo del team di sviluppo è creare una piattaforma di cloud mining sicura e accessibile, basata sul token nativo BTCMTX.
Al momento, il progetto ha raccolto 2,5 milioni in presale con BTCMTX venduto a 0,0112 dollari, un valore che aumenterà a ogni fase della presale. Gli sviluppatori contano di raccogliere 15 milioni di dollari, in modo da poter avere i fondi necessari per allestire il servizio di cloud mining e abilitare la meccanica Stake-To-Earn.
Secondo il whitepaper del progetto, lo Stake To Mine unisce lo staking del BTCMTX al mining di Bitcoin.
Una volta attiva, la piattaforma consentirà agli utenti di mettere in stake i BTCMTX, al fine di ottenere token ERC-20 non scambiabili. Questi crediti si dovranno bruciare per generare hash rate sul servizio di cloud mining e ricevere ricompense in Bitcoin.
L’altra caratteristica distintiva di Bitcoin Minetrix è la sicurezza. Il progetto intende distinguersi dagli altri servizi di cloud mining, lasciando ai titolari di BTCMTX la piena proprietà del token. Gli utenti potranno vendere, mettere in stake e ritirare il token liberamente, senza l’intervento di terze parti e senza firmare contratti vincolanti.
Sulla carta, quindi, si tratta di un progetto innovativo e che offre agli utenti un modo alternativo di partecipare al mining di Bitcoin.
Chiaramente, se la presale raggiungerà l’obiettivo sperato, il team di Bitcoin Minetrix dovrà allestire la piattaforma nel minor tempo possibile, in modo da poter mantenere il token BTCMTX rilevante al suo lancio sul mercato.
Va detto che l’efficacia della meccanica Stake-To-Mine è ancora da verificare, in quanto Bitcoin Minetrix è il primo progetto a optare per questa soluzione.
Oltre alla piattaforma, gli sviluppatori creeranno una dashboard per la gestione dei token, utilizzabile su PC, laptop e dispositivi portatili.
La tokenomics del progetto prevede un’offerta totale di 4.000.000.000 BTCMTX, della quale il 70% verrà utilizzato per la presale e il 15% per le ricompense della community.
Mettendo in stake i token in presale, gli utenti possono ottenere ricompense passive in BTCMTX, con un APY stimata al 265%. Il 7,5% dell’offerta totale è stato destinato allo staking, una funzione disponibile sin dalla presale per convincere i trader a investire nel progetto.
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