Secondo Bloomberg, che cita persone a conoscenza della situazione, Binance sta valutando la possibilità di ottenere una licenza per rientrare nel mercato giapponese delle criptovalute quattro anni dopo esserne uscita.

Secondo una delle persone, le cause principali del crescente interesse di Binance per il Giappone includono l’allentamento del regime normativo del governo giapponese nei confronti delle criptovalute e l’enorme potenziale di sviluppo per i clienti.

Secondo una portavoce, Binance è “impegnata a impegnarsi con i regolatori e i legislatori per stabilire linee guida che salvaguardino i clienti, sostengano la creatività e spingano il settore in avanti”. Tuttavia, la rappresentante non intende commentare le singole richieste di licenza, sottolineando che commentare qualsiasi interazione con le autorità sarebbe inappropriato.

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Dopo un’ammonizione da parte del principale organo di vigilanza finanziaria giapponese, la Financial Services Agency (FSA), per aver operato senza licenza, Binance ha abbandonato il mercato giapponese delle criptovalute nel 2018. Nel giugno dello scorso anno Binance ha ricevuto un altro avviso dalla FSA, questa volta per aver offerto attività di scambio di criptovalute a clienti giapponesi senza autorizzazione.

Dopo le preoccupazioni di diverse autorità di regolamentazione sul fatto che operasse in modo illegale e senza licenza, Binance ha fatto del rispetto della legge uno dei suoi obiettivi principali. La piattaforma di trading ha già dichiarato la sua intenzione di diventare un istituto finanziario autorizzato.

Recentemente Binance ha formato un gruppo consultivo mondiale per affrontare le questioni normative. Binance ha descritto l’organismo come composto da eccellenti specialisti in politica governativa, governo, economia, finanza e gestione aziendale.