Con l’aumento graduale della produzione di petrolio questa settimana, le società energetiche statunitensi hanno ridotto il numero di impianti di perforazione petrolifera come mai da settembre. Ciò è dovuto al fatto che il settore energetico sta aumentando i rendimenti per gli azionisti, pur dovendo far fronte ai maggiori costi operativi causati dalla catena di approvvigionamento e dall’inflazione dei prezzi.
Secondo Baker Hughes Co (BKR.O), fornitore di servizi energetici, il numero di impianti di perforazione petrolifera, uno dei principali indicatori della produzione futura, è sceso di 7 unità a 598 nella settimana del 5 agosto, il primo calo settimanale in dieci settimane.
Secondo Baker Hughes, il numero totale di impianti di perforazione è aumentato di 273 unità, pari al 56%, rispetto a questo periodo dell’anno scorso. Il numero di impianti di perforazione per il gas è aumentato di quattro unità, raggiungendo 161, il livello più alto dall’agosto 2019, mentre il numero di impianti di perforazione per petrolio e gas è diminuito di tre unità, raggiungendo 764 unità.
Clicca qui per aprire un conto demo eToro e imparare a fare CFD Trading>>>è gratis
Sebbene il numero totale di impianti di perforazione sia aumentato per un periodo record di 24 mesi fino a luglio, i guadagni settimanali sono stati per lo più a una cifra e si prevede che la produzione di petrolio tornerà ai livelli record pre-pandemia solo l’anno prossimo.
Con i prezzi del petrolio saliti del 19% quest’anno dopo essere aumentati del 55% nel 2021 – e le pressioni del governo per produrre di più – un numero crescente di aziende energetiche intende espandere la spesa nel 2022 dopo aver diminuito i costi di perforazione e completamento nel 2019 e nel 2020.
Le società indipendenti di esplorazione e produzione (E&P) analizzate da Cowen & Co. intendono aumentare la spesa di circa il 35% nel 2022 rispetto al 2021, dopo averlo fatto del 4% circa nel 2021 rispetto al 2020.
Successivamente, le spese in conto capitale diminuiranno di circa il 48% nel 2020 e del 12% nel 2019.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.