Analisi: I profitti di Petro-Canada e le leggi antitrust potrebbero impedire a Suncor di vendere l’unità

Supponiamo che Suncor Energy (SU.TO) venda la sua attività di pompe di benzina Petro-Canada. In questo caso, potrebbe guadagnare oltre 8 miliardi di dollari e aumentare i profitti per gli azionisti scontenti. Tuttavia, analisti e azionisti hanno avvertito che le leggi antitrust canadesi e l’obbligo di mantenere costanti i profitti dell’unità potrebbero impedire questa azione.

Suncor, il secondo produttore canadese di petrolio, ha accettato di esaminare la sua unità locale di gas entro l’inizio di quest’anno, dopo che l’attivista Elliott Investment Management ha chiesto dei cambiamenti a causa dello scarso registro di sicurezza di Suncor e della performance azionaria insoddisfacente.

Secondo gli analisti, l’unità potrebbe essere abbastanza buona da giustificare un prezzo compreso tra 5 e 11 miliardi di dollari (8,61 miliardi di dollari). Tuttavia, poiché i potenziali acquirenti sono consapevoli dello stress che l’organizzazione Suncor sta affrontando, potrebbe essere difficile ottenere questo prezzo.

Uno dei tre principali operatori nel mercato canadese dell’energia al dettaglio, le stazioni di Petro-1.600 Canada rappresentano il 13% del mercato. La vendita dell’unità a un acquirente privato attirerebbe probabilmente l’attenzione dell’agenzia antitrust canadese, alla quale è stata recentemente conferita una maggiore autorità per combattere la concentrazione del mercato.

Secondo Jason Parent, presidente di Signal Energy Consulting, la quota di Petro-market Canada renderebbe difficile la concorrenza dei rivali Seven & I Holdings Co Ltd (3382.T) (7-Eleven), Alimentation Couche-Tard Inc (ATD.TO) e Parkland Corp (PKI.TO).

Secondo le stime di varie fonti commerciali, le tre società detengono collettivamente il 21% del mercato canadese dei rifornimenti di carburante.

Una vendita incompleta richiederebbe più tempo per essere completata. In passato, era necessario almeno un anno per completare queste transazioni.

Nel 2016 cinque diversi distributori hanno acquistato stazioni di servizio da Imperial Oil (IMO.TO).

La casa madre ha affermato che i rivali non canadesi BP PLC (BP.L) e Phillips 66 (PSX.N) potrebbero essere potenziali pretendenti e rappresentare una minaccia minore per il mercato esistente. BP, Phillips 66 e Parkland hanno rifiutato di commentare. 7-Eleven e Couche-Tard non hanno risposto.