L’amministratore delegato ad interim della canadese Suncor Energy, Kris Smith, ha dichiarato ai media di non essere fiducioso sulle prestazioni operative e di sicurezza della sua azienda e di volerne modificare il mandato. Senza dimenticare che il consiglio di amministrazione della società è alla ricerca di un nuovo amministratore delegato.

Dopo aver assunto la carica di CEO a luglio, Kris Smith ha parlato per la prima volta con i media e ha dichiarato: “Non sono solo la persona dello status quo. Come CEO ad interim, i miei compiti richiedono molto di più da parte mia”.

Nella teleconferenza con i media, Smith ha detto che “mentre il consiglio di amministrazione di Suncor è a caccia di un amministratore delegato permanente, ho alcuni piani per ridisegnare i processi operativi e di sicurezza, e il mio consiglio di squadra mi sostiene per apportare i cambiamenti necessari”. “Non posso stare fermo e lasciare che le cose vadano come sono. Voglio davvero apportare grandi cambiamenti all’azienda”.

Suncor ha avuto molti problemi operativi che hanno ostacolato la produzione dell’azienda e una serie di incidenti mortali nei siti dell’azienda, mettendo in discussione le norme di sicurezza del secondo produttore canadese di petrolio. Questo è stato anche il motivo per cui il precedente amministratore delegato, Mark Little, si è dimesso dalla carica di amministratore delegato.

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Smith ha dichiarato che Suncor ha identificato i problemi e sta lavorando per ridurre i rischi che causano gli incidenti mortali. Nel sito si sta anche riducendo e monitorando il contatto tra i veicoli e i lavori intorno all’acqua.

“Abbiamo fatto abbastanza analisi e diagnosi. Ora dobbiamo davvero passare all’attuazione. I nostri team hanno ben chiari i cambiamenti da apportare per garantire la massima sicurezza”, ha dichiarato l’attuale CEO di Suncor.

Il mese scorso Suncor ha firmato un contratto con Elliott Investment Management. In base a tale contratto, sono stati nominati nuovi direttori indipendenti ed è stata avviata una dettagliata revisione della vendita al dettaglio di carburante, in cui le prestazioni dell’azienda sono state pesantemente criticate dalla società di gestione degli investimenti.